Unione della sicurezza: progressi significativi e risultati tangibili negli ultimi anni, ma occorre proseguire gli sforzi /

Nella relazione presentata lo scorso 30 ottobre sono riassunte le iniziative intraprese dalla Commissione in alcuni dei settori chiave dell’Unione della sicurezza:  la lotta al terrorismo, lo scambio di informazioni, il contrasto alla radicalizzazione e la cibersicurezza, e si sottolinea nel contempo la necessità di compiere ulteriori sforzi, in particolare per quanto riguarda l’attuazione della normativa dell’UE in materia di sicurezza. Nel contesto della reazione dell’attentato di Christchurch avvenuto nel marzo 2019, la Commissione raccomanda inoltre all’Unione europea di avviare negoziati con la Nuova Zelanda in materia di scambio di dati personali con Europol per combattere le forme gravi di criminalità e il terrorismo. 

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Il Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, ha dichiarato: “Fin dal primo giorno la sicurezza dei cittadini europei è stata una priorità assoluta per questa Commissione. Sulla base dell’Agenda europea sulla sicurezza, abbiamo realizzato un’Unione della sicurezza autentica ed efficace, fondata sulla fiducia, sulla condivisione delle risorse e sulla cooperazione nel fronteggiare le minacce. Possiamo essere fieri di molti risultati tangibili che abbiamo raggiunto – fra l’altro, una legislazione UE che permette di rintracciare più efficacemente i criminali pericolosi, combattere il terrorismo online e offline e limitare l’accesso alle armi da fuoco –, ma il progresso più importante è il modo in cui è cambiato il nostro approccio in materia di sicurezza. Invito gli Stati membri ad assicurarsi che le norme dell’Unione sulla sicurezza siano applicate e che i nostri cittadini siano più protetti.”

Julian King, Commissario per l’Unione della sicurezza, ha aggiunto: “Negli ultimi anni abbiamo compiuto progressi notevoli verso una migliore sicurezza collettiva. La cooperazione e una risposta coordinata permettono di affrontare al meglio le sfide complesse e articolate che il terrorismo, la criminalità informatica e la disinformazione pongono oggi a livello di sicurezza, ma non basta. Dobbiamo continuare a lavorare per ridurre il margine di manovra dei terroristi — offline e online, all’interno e all’esterno dell’UE. Attendo con impazienza il via libera del Consiglio per l’avvio di negoziati con la Nuova Zelanda, un partner strategico nella lotta contro le forme gravi di criminalità e il terrorismo.”

Info: https://ec.europa.eu/home-affairs/sites/homeaffairs/files/what-we-do/policies/european-agenda-security/20191030_com-2019-552-security-union-update-20_en.pdf

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