Ucraina: sostegno dell’UE per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze dei rifugiati
La Commissione europea illustra le azioni intraprese per aiutare gli Stati membri a soddisfare le esigenze di coloro che fuggono dalla guerra contro l’Ucraina e la sua popolazione. Dall’invasione non provocata e ingiustificata da parte della Russia, in sole quattro settimane sono arrivati nell’Unione europea circa 3,5 milioni di persone, per la maggior parte donne e bambini. Si calcola che all’interno del paese vi siano circa 6,5 milioni di sfollati. Una dimostrazione lampante dell’accoglienza riservata dall’UE a coloro che arrivano nel suo territorio è data dalla prima attivazione in assoluto della direttiva sulla protezione temporanea, che offre un’assistenza rapida e uno status giuridico chiaro. Al sostegno immediato fornito in termini di assistenza alla frontiera, accoglienza e protezione civile, l’UE aggiunge oggi ulteriori misure per aiutare gli Stati membri a garantire che i beneficiari della protezione possano effettivamente accedere al diritto all’istruzione, all’assistenza sanitaria, all’alloggio e all’occupazione (elementi distintivi dello stile di vita europeo).
Il sostegno disponibile comprende le seguenti misure.
- Protezione speciale per i minori: occorre garantire ai minori un accesso rapido ai loro diritti, senza discriminazioni. È cruciale la registrazione al momento nell’ingresso nell’UE. La strategia dell’UE sui diritti dei minori offre un quadro completo per la protezione e il rispetto dei loro diritti. I coordinatori nazionali attualmente in carica nell’ambito della garanzia europea per l’infanzia hanno un ruolo essenziale nel promuovere e coordinare gli sforzi a livello nazionale e con le autorità regionali e locali. In tale contesto, i minori provenienti da istituti (come gli orfanotrofi) e i minori a rischio di tratta e sottrazione sono oggetto di particolare attenzione. La Commissione sta inoltre elaborando specifiche procedure operative standard per i trasferimenti dei minori non accompagnati.
- Accesso al sistema scolastico: aiutare alunni, studenti e insegnanti in questi tempi difficili è una priorità. La Commissione riunirà gli Stati membri perché inizino a condividere le loro esperienze e individuino ciò che serve per portare avanti il percorso d’istruzione dei minori sfollati. La piattaforma School Education Gateway fungerà da sportello unico per accedere al materiale didattico in ucraino fornito sia dall’Ucraina che dagli Stati membri. Sarà inoltre fondamentale attingere alle competenze dei docenti ucraini in arrivo in Europa. La comunità eTwinning può aiutare i gruppi creati nello spazio sicuro della piattaforma a sostenere gli insegnanti. La flessibilità del programma di finanziamento Erasmus+ sarà utilizzata per favorire l’istruzione degli studenti rifugiati e l’integrazione del personale degli istituti di istruzione superiore in fuga dalla guerra.
- Accesso all’assistenza sanitaria: grazie a un meccanismo di solidarietà istituito dalla Commissione, le persone che necessitano urgentemente di cure ospedaliere specializzate possono essere rapidamente trasferite da uno Stato membro all’altro per ricevere tali cure: sono già disponibili 10 000 posti letto. L’ECDC sorveglia la situazione sanitaria sul campo e ha pubblicato orientamenti sulla prevenzione e sul controllo delle malattie infettive. La Commissione sostiene la fornitura di vaccini attraverso l’HERA, con particolare attenzione alla vaccinazione infantile. Adotterà infine azioni mirate in materia di salute mentale e assistenza post-traumatica per coloro che fuggono dalla guerra, compresa la creazione di una rete di professionisti della salute mentale di lingua ucraina.
- Accesso all’occupazione: gli Stati membri sono invitati ad adottare misure per aiutare le persone arrivate a esercitare rapidamente il loro diritto al lavoro e alla formazione professionale, ad esempio dando informazioni sui diritti di cui godono le persone in virtù della direttiva sulla protezione temporanea, prestando assistenza linguistica o sostegno alle imprese e garantendo l’accesso ai servizi per l’infanzia. I servizi pubblici per l’impiego svolgeranno un ruolo cruciale come interlocutori sul mercato del lavoro. La Commissione ha aggiunto la lingua ucraina allo strumento europeo di determinazione delle competenze per i cittadini di paesi terzi, in modo da aiutare gli ucraini in cerca di lavoro e quelli che desiderano proseguire gli studi a presentare le proprie competenze e ad accedere alle opportunità e orientarli nelle fasi successive. La Commissione lancerà inoltre un nuovo bacino di talenti per far corrispondere le competenze alle offerte di lavoro. Tra le altre iniziative della Commissione in questo settore figurano l’elaborazione di nuovi orientamenti per facilitare il riconoscimento delle qualifiche professionali ottenute in Ucraina e la collaborazione con le parti sociali per contribuire a informare il settore privato in merito ai diritti accordati dalla protezione temporanea e ai programmi disponibili.
- Accesso all’alloggio e a un’abitazione: per rispondere al fabbisogno immediato di alloggi adeguati, la nuova iniziativa “case sicure” offrirà sostegno ai cittadini europei che stanno mettendo a disposizione le proprie case, mobilitando all’occorrenza finanziamenti mirati e risorse online. Saranno inoltre mobilitati il Fondo Asilo, migrazione e integrazione e i fondi della politica di coesione per rafforzare i sistemi di accoglienza pubblica. A più lungo termine, il Fondo europeo di sviluppo regionale contribuisce a fornire alloggi sociali alle famiglie e ai singoli nell’ambito della comunità e può coprire sia l’acquisto che la ristrutturazione di alloggi. Il Fondo sociale europeo può sostenere i servizi e gli alloggi a livello di comunità, in particolare per le persone con esigenze particolari, le persone con disabilità, i bambini e gli anziani.
Solidarietà in azione
La Commissione ha istituito una piattaforma di solidarietà che riunisce gli Stati membri e le agenzie dell’UE per coordinare il sostegno agli Stati membri che ne hanno bisogno. La piattaforma contribuirà a organizzare i trasferimenti di persone, all’interno dell’UE, verso gli Stati membri che dispongono di capacità di accoglienza e potrà anche collaborare all’apertura di percorsi verso paesi terzi che già ospitano comunità ucraine numerose, come il Canada o il Regno Unito. La solidarietà è stata espressa anche dal settore privato: molte imprese di trasporto organizzano treni umanitari e forniscono biglietti gratuiti alle persone in fuga. L’UE sta aiutando a rimpatriare cittadini non ucraini che si sono trovati coinvolti nella guerra in Ucraina, ad esempio con i primi voli umanitari di rimpatrio volontario sostenuti da Frontex dalla Polonia al Tagikistan e al Kirghizistan.
Soluzioni rapide e flessibili a sostegno della solidarietà
La Commissione ha adottato misure immediate per contribuire a mobilitare il sostegno finanziario agli Stati membri che ospitano coloro che fuggono dalla guerra in Ucraina, tra cui la proposta relativa all’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) e le modifiche ai fondi per gli affari interni per il periodo 2014-2020. Un sostegno su misura attraverso lo strumento di sostegno tecnico aiuterà gli Stati membri a sviluppare capacità istituzionali e operative per accogliere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina, favorendo la loro integrazione sociale ed economica e utilizzando al meglio i fondi dell’UE disponibili per fornire alloggio alle famiglie o ai minori non accompagnati. Gli Stati membri possono inoltre utilizzare i finanziamenti disponibili nell’ambito di REACT-EU, in particolare la sua quota per il 2022, pari a un massimo di 10 miliardi di €. Per sostenere gli Stati membri, specialmente quelli più vicini alla frontiera dell’UE con l’Ucraina, saranno messi a disposizione 3,4 miliardi di € di prefinanziamenti nell’ambito di REACT-EU al fine di accelerare l’accesso ai fondi. Nell’ambito del quadro finanziario concordato per il periodo 2021-2027 sono disponibili finanziamenti considerevoli provenienti sia dai fondi per gli affari interni che da quelli della politica di coesione.
Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio
Dubravka Šuica, Vicepresidente per la Democrazia e la demografia, ha dichiarato: “Circa la metà delle persone arrivate dall’inizio della guerra sono bambini, che hanno vissuto esperienze traumatizzanti e la cui vita è stata sconvolta da un giorno all’altro. È nostro dovere e nostra responsabilità garantire che siano accolti e assistiti in modo adeguato, compresi i minori con disabilità. La priorità immediata è ora offrire loro un luogo in cui possano sentirsi sicuri e ricevere in modo rapido e indiscriminato sostegno psicosociale, assistenza sanitaria, alimentazione e istruzione. I minori non accompagnati, separati dai genitori o orfani, devono essere immediatamente registrati e assistiti dai servizi di protezione dei minori per evitare di cadere vittime della tratta e di abusi. Con questa comunicazione intraprendiamo azioni concrete nell’interesse superiore di questi minori, in ogni fase del percorso”.
Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha dichiarato: “La direttiva sulla protezione temporanea è stata attivata e permette a milioni di persone di accedere immediatamente a cure mediche, scuole, posti di lavoro e alloggi. Oggi la Commissione presenta una serie di ulteriori misure per aiutare gli Stati membri a mettere in pratica tali diritti. Con la piattaforma per il materiale scolastico, il meccanismo per i trasferimenti sanitari all’interno dell’UE, il bacino di talenti dell’UE per le persone in cerca di lavoro e l’iniziativa “Case sicure”, tradurremo la buona volontà degli europei in un aiuto pratico per i milioni di persone costrette a lasciare le loro case.”
La Commissaria per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha dichiarato: “Di fronte a milioni di persone sradicate, dobbiamo mettere rapidamente in atto la solidarietà in tutte le sue forme. È già operativa una nuova piattaforma di solidarietà tra gli Stati membri che permette loro di trovare una corrispondenza tra i bisogni e le capacità. I diritti di coloro che fuggono dalla guerra devono essere ripristinati rapidamente. Queste persone devono essere in grado di lavorare, beneficiare dell’assistenza sanitaria, avere un tetto sopra la testa e mandare i figli a scuola.”
Contesto
Di fronte all’invasione militare non provocata e ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia, l’UE ha messo a disposizione aiuti umanitari diretti, assistenza emergenziale della protezione civile, sostegno alle frontiere, nonché uno status giuridico chiaro che consente a chi fugge dalla guerra di ricevere protezione immediata nell’UE.
La comunicazione fa seguito alla decisione, adottata il 4 marzo, di introdurre una protezione temporanea per le persone in fuga dalla guerra, che conferisce loro il diritto all’alloggio, all’assistenza sanitaria, all’accesso al mercato del lavoro e all’istruzione. Essa integra gli orientamenti operativi della Commissione per aiutare gli Stati membri ad applicare la direttiva sulla protezione temporanea e gli orientamenti operativi della Commissione sulla gestione delle frontiere esterne, intesi ad aiutare le guardie di frontiera degli Stati membri a gestire efficacemente gli arrivi alle frontiere con l’Ucraina.
Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_22_1946