Stato di Schengen 2023: risultati e priorità fondamentali per il futuro
La Commissione europea ha presentato la seconda relazione sullo stato di Schengen, che rientra nell’iniziativa della Commissione volta a rafforzare ulteriormente la governance Schengen grazie a una relazione annuale che presenti la situazione nello spazio Schengen, individuando le sfide e le buone pratiche, nonché i settori di intervento prioritari.
Tra i risultati concreti figurano l’adesione della Croazia allo spazio Schengen, l’adozione di un nuovo quadro giuridico per le valutazioni Schengen, la prima politica strategica pluriennale per la gestione europea integrata delle frontiere, l’adozione della raccomandazione del Consiglio sulla cooperazione operativa nell’attività di contrasto e l’avvio del nuovo sistema d’informazione Schengen.
Ogni anno centinaia di milioni di persone attraversano le frontiere esterne dell’UE, che si conferma quindi come la destinazione più accogliente del mondo. Nel 2022, dei turisti mondiali che si sono recati all’estero il 65% è venuto in Europa, il che fa dello spazio Schengen l’area più attraente e visitata al mondo. Il rapporto individua le buone pratiche, evidenziando le soluzioni innovative applicate negli Stati membri in ambiti chiave quali la gestione delle frontiere esterne, la politica in materia di visti, i rimpatri, la cooperazione tra forze di polizia, i sistemi informatici e la protezione dei dati.
Guardando al futuro, la relazione 2023 sullo stato di Schengen invita a basarsi sulle priorità fondamentali per garantire un’attuazione agevole ed efficace dell’architettura Schengen, tenendo conto delle nuove sfide e dei settori di intervento prioritari.
La relazione servirà da base e orientamento per le discussioni politiche del Consiglio Schengen che si terrà l’8 giugno 2023.
Info: https://home-affairs.ec.europa.eu/2023-state-schengen-report_en