Settimana europea delle regioni e delle città: riflettori sulla politica di coesione e sul sostegno alle regioni per affrontare gli effetti della guerra della Russia
Durante la conferenza stampa per l’apertura della 21aSettimana europea delle regioni e delle città, la Commissaria europea per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, e il Presidente del Comitato delle regioni, Vasco Alves Cordeiro, si sono riuniti per sottolineare il ruolo cruciale svolto dalla politica di coesione nell’attenuare gli effetti della crisi energetica e nel fornire aiuto alle persone in fuga dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina così come alle persone e alle regioni che le accolgono.
Grazie all’iniziativa “Sostegno per l’energia a prezzi accessibili” (SAFE), gli Stati membri possono ora aiutare le PMI e le famiglie vulnerabili a far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia. Oltre 725 milionidi € di fondi della politica di coesione sono già stati programmati e riprogrammati a questo fine. Grazie a 17 miliardi di € di pacchetti dell’azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE), gli Stati membri hanno mobilitato finora circa 1,3 miliardi di € per l’alloggio, l’assistenza sanitaria, l’abitazione, l’occupazione, la scolarizzazione e il sostegno medico, sociale e psicologico ai rifugiati.
La Commissaria per la Coesione e le riforme, Elisa Ferreira, ha dichiarato: “Dopo l’adattamento rapido e senza precedenti delle norme di finanziamento per sostenere gli Stati membri e le regioni durante la pandemia di COVID-19, la politica di coesione è ancora una volta in prima linea nella risposta dell’Europa alle recenti crisi. Oltre a sostenere fin dal primo giorno le persone che fuggono dalla guerra in Ucraina, la politica di coesione ha aiutato anche le famiglie vulnerabili e le piccole e medie imprese a pagare le bollette energetiche grazie all’iniziativa ‘Sostegno per l’energia a prezzi accessibili’. Si tratta di una chiara espressione della solidarietà che è al centro della politica di coesione e di una dimostrazione concreta del suo impegno a non lasciare indietro nessun cittadino e nessuna regione.”
Anche i cittadini pensano che i progetti finanziati dall’UE abbiano un impatto positivo! I risultati della nuova indagine Eurobarometro, che la Commissione pubblica oggi, mostrano che il 39% degli intervistati ha una conoscenza generale dei progetti finanziati dall’UE, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto a 12 anni fa. Tra gli intervistati che conoscono i progetti finanziati dall’UE, il 79% ritiene che essi abbiano un impatto positivo sulle regioni.
Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_23_4793