Semestre europeo – pacchetto d’autunno: favorire una ripresa sostenibile e inclusiva in un contesto di forte incertezza
La Commissione europea ha presentato oggi il pacchetto d’autunno di politica economica, che comprende i pareri della Commissione sui documenti programmatici di bilancio (DPB) dei paesi della zona euro per il 2021 e le raccomandazioni sulla politica per la zona euro.
La Commissione europea ha presentato oggi il pacchetto d’autunno di politica economica, che comprende i pareri della Commissione sui documenti programmatici di bilancio (DPB) dei paesi della zona euro per il 2021 e le raccomandazioni sulla politica per la zona euro. È questa la seconda tappa del ciclo del semestre europeo 2021, iniziato in settembre con la pubblicazione della strategia annuale per la crescita sostenibile incentrata sul concetto di sostenibilità competitiva. La strategia annuale per la crescita sostenibile ha anche fornito agli Stati membri orientamenti strategici per l’elaborazione del piano per la ripresa e la resilienza, tracciando il collegamento tra il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il semestre. Il pacchetto odierno si basa sulle previsioni economiche d’autunno 2020, elaborate in un contesto di forte incertezza, secondo le quali, a causa dello shock economico provocato dalla pandemia di coronavirus, nel 2022 la produzione nella zona euro e nell’UE resterà al di sotto del livello pre-pandemia.
Pareri sui documenti programmatici di bilancio degli Stati membri della zona euro
I pareri sui documenti programmatici di bilancio 2021 tengono conto dell’attuale crisi sanitaria, dell’elevato livello di incertezza e della grave recessione economica dovuta alla pandemia di COVID-19. Alla luce dell’attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita, nel luglio 2020 il Consiglio ha formulato raccomandazioni di bilancio di natura qualitativa. I pareri odierni esaminano quindi soprattutto se le misure di bilancio a sostegno dell’economia previste per il 2021 siano temporanee e, in caso contrario, se siano previste misure di compensazione.
La Commissione ha valutato che i DPB sono nel complesso in linea con le raccomandazioni del Consiglio del 20 luglio 2020. La maggior parte delle misure sostiene l’attività economica in un contesto di notevole incertezza. Alcune misure indicate nei documenti programmatici di bilancio di Francia, Italia, Lituania e Slovacchia non sembrano essere temporanee o accompagnate da misure di compensazione. La Lituania ha presentato il suo documento programmatico di bilancio sulla base di uno scenario a politiche invariate ed è invitata a presentare un documento programmatico di bilancio aggiornato.
Per il Belgio, la Francia, la Grecia, l’Italia, il Portogallo e la Spagna, alla luce del livello del debito pubblico e delle grandi sfide in materia di sostenibilità a medio termine esistenti già prima dello scoppio della pandemia di COVID-19, è importante assicurare che, nel varare misure di bilancio a sostegno dell’economia, sia preservata la sostenibilità di bilancio a medio termine.
Misure nell’ambito del patto di stabilità e crescita riguardanti la Romania
Da aprile 2020 la Romania è sottoposta alla procedura per i disavanzi eccessivi a causa del superamento nel 2019 della soglia di disavanzo prevista dal trattato. Alla luce del perdurare dell’elevata incertezza dovuta alla pandemia di coronavirus, la Commissione ritiene che in questa fase non debba essere presa alcuna decisione su ulteriori misure nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi riguardante la Romania, la cui situazione di bilancio sarà riesaminata nella primavera del 2021.
Raccomandazione per la zona euro, relazione sul meccanismo di allerta e proposta di relazione comune sull’occupazione
La raccomandazione sulla politica economica della zona euro presenta agli Stati membri della zona euro una consulenza specifica sugli aspetti che incidono sul funzionamento della zona euro nel suo complesso. Quest’anno la raccomandazione fornisce anche orientamenti politici sulle priorità che gli Stati membri della zona euro dovrebbero perseguire nei loro piani per la ripresa e la resilienza. La raccomandazione esorta gli Stati membri della zona euro a garantire che le loro politiche di bilancio continuino a sostenere l’economia nel 2021; gli Stati membri sono anche invitati, non appena le condizioni epidemiologiche ed economiche lo consentano, a riorientare le politiche di bilancio verso il raggiungimento di posizioni prudenti a medio termine. La raccomandazione incoraggia gli Stati membri a rafforzare i quadri istituzionali nazionali e ad attuare riforme e investimenti prioritari capaci di rendere la zona euro e i suoi membri più sostenibili e resilienti. Le riforme e le misure di investimento dovrebbero creare le giuste condizioni per una ripresa economica in linea con le transizioni verde e digitale. La raccomandazione invita inoltre a completare l’Unione economica e monetaria e rafforzare il ruolo internazionale dell’euro.
Dalla relazione sul meccanismo di allerta, che funge da strumento di vaglio per individuare potenziali squilibri macroeconomici, emerge che, nonostante gli squilibri macroeconomici si stessero riducendo prima dello scoppio della crisi sanitaria, i rischi di squilibrio sembrano essere in aumento negli Stati membri che presentavano squilibri già prima della pandemia di COVID-19. Nella relazione si raccomanda di preparare esami approfonditi per individuare eventuali squilibri macroeconomici e valutarne la gravità in relazione ai 12 Stati membri per i quali già a febbraio 2020 erano stati individuati squilibri o squilibri eccessivi, ossia Cipro, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia.
La proposta di relazione comune sull’occupazione analizza l’impatto della pandemia di COVID-19 sulla situazione occupazionale e sociale in Europa. Nel mercato del lavoro la crisi sanitaria ha interrotto una lunga tendenza positiva durata sei anni. Il numero totale degli occupati e il tasso di occupazione sono diminuiti in misura significativa, anche se l’aumento del tasso di disoccupazione è stato finora moderato grazie alla rapida adozione di regimi di riduzione dell’orario lavorativo e misure analoghe. Gli Stati membri che già prima della pandemia avevano gravi problemi di natura socioeconomica sono ora ancora più esposti alle vulnerabilità. Lo shock economico nel mercato del lavoro è vissuto in modo diverso a seconda dei settori e delle categorie di lavoratori. Il calo dell’occupazione ha colpito in misura maggiore i lavoratori atipici. La disoccupazione giovanile è aumentata in modo più evidente rispetto a quella relativa ad altre fasce di età. È notevolmente cresciuta la percentuale di giovani non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione. Anche i lavoratori nati al di fuori dell’UE sono stati duramente investiti dalla crisi. La Commissione continuerà a monitorare attentamente tutti gli sviluppi sociali e del mercato del lavoro, aggiornando regolarmente il monitoraggio dei risultati in materia di occupazione e il monitoraggio dei risultati in materia di protezione sociale. Nell’eccezionale semestre europeo 2021 la relazione comune sull’occupazione contribuirà anche ad aiutare gli Stati membri nell’individuare i settori prioritari per le riforme e gli investimenti da includere nel piano nazionale per la ripresa e la resilienza, nel contesto degli orientamenti in materia di occupazione.
La Commissione è impegnata a perseguire una strategia per la crescita sostenibile che aiuterà l’UE e i suoi Stati membri a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite. Il documento di lavoro dei servizi della Commissione sull’attuazione degli OSS spiega in che modo la Commissione sta portando avanti il suo impegno a favore dello sviluppo sostenibile, dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e degli OSS nel suo processo decisionale.
Relazioni sulla sorveglianza rafforzata e sulla sorveglianza post-programma
L’ottava relazione sulla sorveglianza rafforzata relativa alla Grecia rileva che, nonostante le circostanze avverse causate dalla pandemia di COVID-19, le autorità greche hanno adottato le misure necessarie per rispettare gli impegni concordati, realizzando una serie di riforme fondamentali. La relazione potrebbe fungere da base per la decisione dell’Eurogruppo in merito alla pubblicazione della prossima serie di misure relative al debito in funzione delle politiche.
Dalle relazioni di sorveglianza post-programma relative a Cipro, Irlanda, Portogallo e Spagna emerge che le capacità di rimborso di ciascun paese rimangono solide.
Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo per Un’economia al servizio delle persone, ha dichiarato: “Con l’Europa oggi travolta dalla seconda ondata della pandemia, dobbiamo fare tesoro dei nostri sforzi per sostenerci vicendevolmente nel resistere alla tempesta. Questo pacchetto d’autunno mira a guidare le economie dell’UE verso acque più calme e a fornire orientamenti politici per la nostra ripresa collettiva. Affinché l’Europa possa ritornare al suo ruolo di forza competitiva sulla scena mondiale, abbiamo bisogno di misure di sostegno di bilancio mirate e temporanee, così come di riforme e investimenti scelti accuratamente che stimolino una ripresa equa, inclusiva e sostenibile. Ora abbiamo bisogno di un rapido accordo politico sul dispositivo per la ripresa e la resilienza per poter offrire un’ancora finanziaria in questa tempesta. Esorto tutti gli Stati membri a definire nel piano per la ripresa e resilienza programmi politici ambiziosi, a vantaggio di tutti.”
Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, ha dichiarato: “In un contesto in cui si è interrotta la ripresa, dominato da una fortissima incertezza, i governi devono continuare a far fronte alla crisi e a sostenere la ripresa. La maggior parte delle misure incluse nei bilanci 2021 dei paesi della zona euro offre giustamente sostegno all’attività economica. Ma una ripresa forte ed equilibrata dipende dalla rapida entrata in vigore di Next Generation EU: per ripristinare la fiducia, rilanciare gli investimenti, portare avanti riforme dagli effetti trasformativi per preservare il nostro pianeta, costruire società più giuste e garantire il successo della digitalizzazione. Invito quindi i governi dell’UE a dare prova di un forte senso di responsabilità nei confronti dei propri cittadini e di tutti gli europei in questo momento cruciale: approviamo questo piano per la ripresa.”
Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “Nel mercato del lavoro la crisi pandemica ha interrotto una tendenza positiva che durava da sei anni, colpendo tutti gli europei, soprattutto i giovani, e i lavoratori con contratti temporanei o atipici. L’UE continuerà a mobilitare tutte le risorse a sua disposizione e a sostenere gli Stati membri nei loro sforzi volti ad attenuare le ripercussioni socioeconomiche della crisi, proteggere i lavoratori, preservare posti di lavoro e agevolare la transizione del lavoro verso l’economia verde e digitale. Dobbiamo concentrare le nostre energie sulle competenze e sulla formazione per adattarci al mercato del lavoro post-pandemia. In questa crisi è fondamentale raggiungere le persone più vulnerabili della società e porre l’accento sulla lotta alla povertà, all’esclusione e alle disuguaglianze.”
Prossime tappe
La Commissione invita l’Eurogruppo e il Consiglio a esaminare e ad approvare gli orientamenti proposti oggi e attende con interesse un dialogo costruttivo con il Parlamento europeo sui contenuti di questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del semestre europeo.
Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_20_2106