Rapporto OCSE sull’importanza dell’istruzione nell’inclusione di studenti immigrati
Un nuovo rapporto pubblicato recentemente dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e dalla Commissione europea conferma la necessità di promuovere una didattica inclusiva e valori comuni. Il rapporto sottolinea principalmente il fatto che i bambini immigrati fanno fatica ad integrarsi a scuola in molti Stati membri, spesso a causa di uno status socio-economico inferiore e delle barriere linguistiche. Ad esempio, nel complesso dell’UE, il 72,3% degli studenti nativi raggiunge una conoscenza accademica di base, mentre è il caso solo del 54,3% degli studenti immigrati.
Inoltre, il rapporto fornisce nuove evidenze del fatto che gli studenti con un background di immigrazione spesso mancano di un senso di appartenenza alla loro comunità scolastica e soffrono più facilmente di ansia legata alla scuola. Mentre due terzi (66,5%) degli studenti nativi provano un senso di appartenenza a scuola, non è così per il 58,6% degli studenti immigrati di prima generazione. Allo stesso tempo, tuttavia, questi ultimi tendono a mostrare maggiori aspirazioni al successo rispetto agli studenti nativi: mentre infatti il 57,55% degli studenti nativi ha grandi aspirazioni da raggiungere, questo è vero per quasi due terzi (65,8%) degli studenti immigrati.
Il rapporto sottolinea anche il ruolo significativo che i sistemi di istruzione, le scuole e gli insegnanti possono svolgere per aiutare gli studenti immigrati a integrarsi nelle loro comunità. Inoltre, conferma che l’istruzione è fondamentale per consentire agli immigrati di acquisire competenze e contribuire all’economia, promuovere il loro benessere sociale ed emotivo e sostenere la loro motivazione a partecipare alla vita sociale e civica delle loro nuove comunità.
I flussi migratori stanno cambiando profondamente la composizione delle aule. I risultati del Programma per la valutazione internazionale degli studenti (PISA) rivelano che nel 2015 quasi uno studente di 15 anni su quattro nei paesi dell’OCSE ha riferito di essere nato all’estero o di avere almeno un genitore nato all’estero. Questi numeri escludono le decine di migliaia di rifugiati che sono recentemente arrivati in molti dei paesi che hanno partecipato al PISA.
L’educazione inclusiva basata su valori comuni è al centro del lavoro della Commissione verso la costruzione di uno spazio europeo dell’istruzione entro il 2025. È stato anche uno dei temi principali discussi nel primo vertice europeo sull’istruzione, che il Commissario Navracsics ha ospitato a Bruxelles a gennaio riunendo circa 450 parti interessate. Nella primavera del 2018, la Commissione presenterà ulteriori iniziative, tra cui alcune proposte sul riconoscimento reciproco dei diplomi, l’apprendimento delle lingue e un quadro di qualità per l’istruzione e l’assistenza nella prima infanzia.
Info: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-18-2021_en.htm