Proposta per la trasparenza fiscale contro finanziamento del terrorismo e riciclaggio di denaro

La Commissione Juncker ha fatto della lotta contro l’elusione fiscale, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo una delle sue priorità. Le modifiche proposte oggi si prefiggono di contrastare i nuovi mezzi di finanziamento del terrorismo, di aumentare la trasparenza per combattere il riciclaggio di denaro e di rafforzare la lotta contro l’elusione fiscale.

Immagine di banconote

La proposta della Commissione, che costituisce la prima iniziativa volta ad attuare il piano d’azione per rafforzare la lotta contro il finanziamento del terrorismo del febbraio 2016, si inserisce nel contesto più ampio degli sforzi per aumentare la trasparenza fiscale e combattere gli abusi. Per questo motivo viene presentata in parallelo una comunicazione che risponde alle recenti rivelazioni dei Panama Papers.

Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato: “Le proposte odierne aiuteranno le autorità nazionali ad individuare coloro che nascondono la propria situazione finanziaria al fine di commettere reati quali quelli legati al terrorismo. Gli Stati membri saranno in grado di ottenere e condividere informazioni essenziali sui veri titolari di imprese e trust, su chi negozia valute virtuali e chi utilizza carte prepagate. Rendere pubbliche le informazioni su chi sta dietro a società e trust dovrebbe inoltre costituire un forte deterrente per i potenziali evasori fiscali”.

Vĕra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato:

Oggi presentiamo norme di trasparenza più rigorose per tagliare i finanziamenti al terrorismo e intensificare la lotta contro il riciclaggio di denaro e l’elusione fiscale. L’aggiornamento della quarta direttiva antiriciclaggio intende colmare eventuali lacune in Europa per contrastare terroristi, criminali e chiunque cerchi di approfittare delle norme fiscali per finanziare le proprie attività. Nella lotta contro questi fenomeni sarà fondamentale una migliore cooperazione”.  

Con l’adozione, nel maggio 2015, del quarto pacchetto antiriciclaggio, l’Unione europea ha compiuto un importante passo avanti aumentando l’efficacia dei propri sforzi nella lotta contro il riciclaggio di denaro proveniente da attività criminali e il finanziamento del terrorismo. Il pacchetto fissa standard elevati per impedire il riciclaggio di denaro, tra cui l’obbligo per gli Stati membri di istituire registri nazionali dei titolari effettivi delle società e di alcuni trust. Gli Stati membri si sono impegnati ad attuare il pacchetto antiriciclaggio più rapidamente di quanto previsto inizialmente, vale a dire entro la fine del 2016.

Info: http://ec.europa.eu/italy/news/2016/20160706_trasparenza_fiscale_it.htm

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