Politiche sociali e occupazione, Napoli 11 aprile
L’occupazione sarà uno dei grandi temi non solo della Presidenza italiana, ma presumibilmente della nuova legislatura che avrà inizio dopo le elezioni dell’Europarlamento.
L’auspicio espresso dal Governo italiano – e l’impegno in tal senso – è di farne una “legislatura della crescita”, lasciandosi alle spalle la “legislatura dell’austerità”.
L’Unione europea, con oltre 500 milioni di abitanti e 26.5 milioni di disoccupati, deve mettere il problema del lavoro al centro della sua agenda, in particolare quello della disoccupazione giovanile.
Legislatura della crescita significa completamento dell’Unione economico-monetaria e intesa sulla più ampia questione della governance economica della zona euro affinché, accanto alla moneta unica, si implementino politiche che consentano sviluppi positivi dell’economia europea, garantendo al contempo la coesione sociale e riducendo le disuguaglianze persistenti nelle nostre società.
Ma legislatura della crescita significa anche che, per far fronte alla concorrenza delle economie emergenti, l’Europa deve creare i posti di lavoro necessari per una società dinamica e basata sulla conoscenza.
Servono quindi investimenti in ricerca, innovazione ed istruzione, e politiche per l’occupazione che stiano al passo con i cambiamenti e che siano di ausilio al superamento della crisi economica.