Patto per le competenze: un nuovo partenariato su vasta scala per le competenze in energie rinnovabili

Le associazioni di categoria per le energie rinnovabili e i rappresentanti degli installatori di tecnologie pulite, con il sostegno della Commissione europea, hanno istituito un partenariato su vasta scala per le competenze per l’ecosistema industriale delle energie rinnovabili. Lo scopo è dotare i lavoratori delle competenze necessarie per produrre e gestire le tecnologie energetiche rinnovabili, allo scopo di conseguire gli obiettivi dell’UE in materia di energia e clima per il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050. Il partenariato consentirà di creare posti di lavoro di qualità e percorsi professionali nell’UE, proporre raccomandazioni politiche per promuovere lo sviluppo delle competenze, coinvolgere le autorità nazionali competenti, gli istituti di istruzione – in particolare gli istituti di istruzione e formazione professionale – e le piattaforme di formazione, e attrarre un maggior numero di donne verso posti di lavoro legati all’energia pulita.

Turbine eoliche nel parco eolico di Oiz

Nel 2020 circa 1,3 milioni di persone erano complessivamente impiegate nel settore delle energie rinnovabili dell’UE. Tale numero è destinato ad aumentare a seguito dell’accelerazione della diffusione di soluzioni energetiche pulite. Tenendo conto di tutti i settori delle energie rinnovabili, per raggiungere gli obiettivi di REPowerEU sarà necessario creare oltre 3,5 milioni di posti di lavoro entro il 2030. Ad esempio, secondo l’industria, il fabbisogno di competenze per i settori del biometano e delle pompe di calore è stimato a oltre 1 milione di lavoratori entro il 2030. Anche nel settore dell’energia solare fotovoltaica l’industria stima che sarà necessario 1 milione di lavoratori entro il 2030; fino a 66 000 saranno richiesti nel solo settore manifatturiero.

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “La riqualificazione e il miglioramento delle competenze dei lavoratori in tutti gli ecosistemi industriali sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi della duplice transizione. I partenariati per le competenze in energie rinnovabili contribuiranno agli obiettivi della normativa sull’industria a zero emissioni nette, producendo crescita e posti di lavoro e riducendo contestualmente le dipendenze.”

Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “Lavoratori ben formati sono essenziali per le numerose occupazioni emerse nell’ecosistema delle energie rinnovabili: costituiscono quindi un presupposto per il successo della transizione alla neutralità carbonica. Il nuovo partenariato su vasta scala per le competenze nelle energie rinnovabili garantirà che il settore rimanga competitivo e pertinente all’evoluzione della domanda del mercato delle energie.”

Kadri Simson, Commissaria per l’Energia, ha dichiarato: “Questo partenariato su vasta scala nell’ambito del patto per le competenze contribuirà alla diffusione massiccia delle energie rinnovabili di cui abbiamo bisogno per la transizione all’energia pulita. Ci aiuterà anche a conseguire gli obiettivi relativi alle energie rinnovabili di REPowerEU per il 2030, che richiedono la creazione di milioni di posti di lavoro entro il 2030 in tutti i settori delle energie rinnovabili.”

A seguito degli impegni assunti in altri ecosistemi industriali, questo 15º partenariato per le competenze costituisce un’attuazione concreta del patto per le competenze, l’iniziativa faro nell’ambito dell’agenda per le competenze per l’Europa, e sosterrà gli obiettivi stabiliti nella normativa sull’industria a zero emissioni nette, recentemente presentata, che fa seguito al piano industriale del Green Deal, al piano REPowerEU e all’Anno europeo delle competenze. Il partenariato contribuisce inoltre all’obiettivo principale dell’UE in base al quale entro il 2030 almeno il 60% di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione. Dall’avvio del patto per le competenze, oltre 1 000 organizzazioni si sono impegnate a riqualificare oltre 6 milioni di persone nell’UE.

Info: https://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=1517&furtherNews=yes&newsId=10530

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