Monitoraggio UE dei posti di lavoro disponibili

I dati pubblicati nell’ultima edizione del Bollettino Europeo delle offerte di lavoro (European Vacancy Monitor) indicano un divario crescente di opportunità lavorative tra paesi del Nord e del Sud Europa.

Il documento evidenzia, infatti, una carenza di forza lavoro in paesi come l’Austria, la Danimarca, la Svezia, l’Estonia e la Lettonia, a fronte della crescita di competizione per assicurarsi i pochi posti di lavoro disponibili in paesi come Grecia, Slovacchia, Italia e Spagna.

La relazione illustra quali sono i punti di forza e di debolezza nei mercati del lavoro di quattro Paesi dell’Europa meridionale, e sottolinea che serviranno nuove misure per aiutare i giovani a trovare posti di lavoro che richiedono elevati livelli di qualifica, aumentando in tal modo la produttività del lavoro.

Il calo delle assunzioni di esperti e addetti ai servizi in Grecia, Italia, Portogallo e Spagna si è arrestato, e si segnalano addirittura aumenti per le assunzioni di lavoratori del settore agricolo, forestale e della pesca. Le opportunità occupazionali nell’Europa meridionale si concentrano su alcuni settori, come quello dell’assistenza sanitaria. Sull’altro lato, l’occupazione nel settore edilizio è quella più colpita dalla crisi, e si prevede che la ripresa sarà molto lenta.

Le assunzioni di giovani nei quattro paesi dell’Europa meridionale sono fortemente sbilanciate verso le occupazioni del settore dei servizi, con elevati picchi stagionali e un forte tasso di rotazione. Inoltre lavoratori con competenze di livello medio vengono sempre più spesso assunti per svolgere occupazioni a basso livello di competenza, rafforzando ancor più il fenomeno dell’iperqualificazione della forza lavoro.

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