L’Europa l’hanno fatta le low cost, non Bruxelles? Sarà vero? #UEVeroFalso
Sfatiamo alcuni miti! #UE VeroFalso!
Viaggiare low cost in Europa? Lo avremmo potuto fare anche senza UE.
Falso! L’idea di viaggiare e conoscere nuovi posti e culture è diventata una realtà per molte persone in Europa negli ultimi 25 anni, proprio grazie all’Unione europea. Dal 1992 l’UE ha eliminato gli ostacoli nazionali al trasporto aereo, aprendo il mercato dell’aviazione alla concorrenza: questo ha determinato una rivoluzione nel trasporto aereo. Oggi, i viaggi aerei sono più economici, più sicuri e aperti a più persone che mai. Inoltre, grazie a una serie completa di diritti dei passeggeri dell’UE, i viaggiatori possono avere piena fiducia che saranno seguiti nel loro viaggio. Ciò è dovuto in gran parte a un’iniziativa dell’UE che ha permesso la sostituzione di una serie di leggi nazionali con un unico insieme di regole europee. La concorrenza ha portato grandi cambiamenti nel trasporto aereo, cambiamenti che hanno favorito la mobilità europea, contribuendo con successo ad avvicinare i popoli europei, fornendo solide basi per più posti di lavoro e un’economia in crescita.
I prezzi dei voli sono scesi, ma in realtà paghiamo ogni servizio aggiuntivo.
Vero. La crescente domanda ha fatto sì che i prezzi diminuissero sensibilmente sulle rotte brevi, a fronte di un contenimento dei costi degli operatori e di una riduzione di servizi non fondamentali ai passeggeri. Le norme dell’UE garantiscono inoltre che i lavoratori del trasporto aereo siano trattati in modo equo, pur nel rispetto delle legislazioni nazionali. L’apertura dei mercati nazionali e la creazione di un mercato unico dell’aviazione dell’UE hanno stimolato la concorrenza, fornendo più rotte e più destinazioni verso i luoghi dell’UE e più lontano. Un weekend all’ultimo minuto con gli amici una volta era un lusso solo per pochi europei. Oggi, grazie alla più ampia scelta di viaggi, offerta da più compagnie aeree in competizione sul mercato, il volo è diventato più conveniente! Il sogno del volo si è trasformato in realtà per le persone di tutta l’UE. Ad esempio: un viaggio in famiglia da Milano a Parigi nel 1992 sarebbe costato 16 volte di più di oggi – il prezzo minimo per un biglietto su questa rotta è sceso da più di 400 euro agli attuali 25.
Ma quale low cost! È solo concorrenza sleale contro le nostre compagnie nazionali.
Falso. Dal 1997 ogni compagnia area registrata in un Paese UE ha potuto fornire collegamenti aerei tra due aeroporti qualsiasi dell’Unione europea mentre prima era necessario essere registrati o nel Paese di provenienza o in quello di destinazione (limitando dunque i voli alle sole compagnie nazionali). Oggi dunque le compagnie aeree nazionali si trovano sì di fronte a più concorrenza, ma anche in un mercato di gran lunga più grande rispetto a quello nazionale. Nel 2015, ad esempio, quasi 920 milioni di passeggeri hanno attraversato 450 aeroporti dell’UE, ovvero quasi tre volte di più rispetto al 1992.
I low cost favoriscono le piccole realtà territoriali.
Vero. Grazie ai voli low cost gli aeroporti regionali più piccoli continuano ad espandersi contribuendo a garantire una crescita economica equilibrata in tutte le regioni dell’UE. Più percorsi e luoghi più facili da raggiungere: tutti fattori che danno anche una spinta all’economia. Nel 2014, l’aviazione ha sostenuto 8,8 milioni di posti di lavoro nell’UE e ha contribuito con oltre 621 miliardi di euro al PIL dell’UE. Tuttavia, l’aviazione è anche importante per il successo delle PMI e del turismo. Per un euro di spesa nel settore dell’aviazione, se ne generano 3 per l’economia generale e per ogni nuovo lavoro nel settore dell’aviazione ne vengono creati altri tre altrove.
Info: https://ec.europa.eu/italy/news/euromyths_20180227_LowCost_it