La Commissione invita a completare tutti gli aspetti dell’Unione bancaria entro il 2018

Entro il 2018 i cittadini e le imprese europee trarranno beneficio da un’integrazione finanziaria più profonda e da un sistema finanziario più stabile grazie ai piani della Commissione per accelerare il completamento dei tasselli mancanti dell’Unione bancaria.

 palazzo con scritta banca

L’Unione bancaria deve essere completata perché possa realizzare il suo pieno potenziale nel rendere l’Unione economica e monetaria più stabile e più resiliente agli shock, limitando nel contempo la necessità della condivisione pubblica del rischio, con ricadute positive per l’intero mercato unico. Sulla scorta dei considerevoli progressi già realizzati, la Commissione pubblica oggi una comunicazione che definisce un percorso ambizioso ma realistico verso un accordo su tutti gli elementi ancora in sospeso dell’Unione bancaria, alla luce degli impegni assunti dal Consiglio. La comunicazione prelude al vertice euro di dicembre in formato inclusivo, durante il quale si discuterà dell’Unione bancaria nell’ambito delle discussioni su come approfondire l’Unione economica e monetaria. Insieme all’Unione dei mercati dei capitali, un’Unione bancaria completa promuoverà un sistema finanziario stabile e integrato nell’UE.

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione il Presidente Juncker ha ribadito che l’Unione bancaria può funzionare solo se la riduzione del rischio e la condivisione del rischio vanno di pari passo. La Commissione ha già proposto misure volte a ridurre ulteriormente il rischio e a migliorare la gestione dello stesso nelle banche.Dopo aver presentato lo scorso novembre un ampio pacchetto di misure per la riduzione del rischio che prevede modifiche della legislazione bancaria, la Commissione invita ora il Parlamento europeo e gli Stati membri a compiere progressi in tempi rapidi. Pur riconoscendo l’attuale tendenza alla riduzione dei livelli di crediti deteriorati, la Commissione suggerisce nuove misure per ridurre tali crediti e aiutare le banche a diversificare gli investimenti nelle obbligazioni sovrane. Per quanto riguarda la condivisione del rischio, la Commissione sta definendo alcuni suggerimenti volti a facilitare i progressi in sede di Parlamento europeo e di Consiglio sulle tappe verso un sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS), per garantire i depositi dei cittadini a livello centrale, un essenziale tassello mancante dell’Unione bancaria. La comunicazione traccia inoltre un percorso per predisporre rapidamente un dispositivo di sostegno comune di bilancio cui ricorrere in ultima istanza, per il quale gli Stati membri si sono impegnati già nel 2013, volto a garantire la solidità del sistema e a fare in modo che il Fondo di risoluzione unico (SRF) disponga di risorse sufficienti per far fronte anche a più risoluzioni bancarie importanti contemporaneamente.

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Un’Unione bancaria completa è essenziale per il futuro dell’Unione economica e monetaria e per un sistema finanziario che favorisca la crescita e l’occupazione. Vogliamo un settore bancario in grado di assorbire le crisi e di condividere i rischi tramite canali privati, assicurando così che i contribuenti non siano i primi a dover pagare. Oggi presentiamo proposte concrete per proseguire sulla strada della condivisione del rischio e della parallela riduzione del rischio. Ci auguriamo che le idee presentate oggi offrano utili spunti di riflessione affinché i colegislatori dell’UE trovino un accordo sulle restanti misure previste per il 2018.”

Info: https://ec.europa.eu/italy/news/20171011_Invito_Ue_per_unione_bancaria_2018_it

https://ec.europa.eu/commission/publications/reflection-paper-deepening-economic-and-monetary-union_it

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