La Commissione approva la valutazione preliminare della quinta richiesta di pagamento dell’Italia nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza
La Commissione europea ha approvato oggi la valutazione preliminare positiva di 53 traguardi e obiettivi connessi alla quinta richiesta di pagamento dell’Italia per 11 miliardi di € (al netto del prefinanziamento) nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il fulcro di NextGenerationEU. Quando è stata presentata, la richiesta comprendeva 52 traguardi e obiettivi.
La quinta richiesta di pagamento riguarda passi importanti nella realizzazione di 14 riforme e 22 investimenti che stimoleranno cambiamenti positivi per i cittadini e le imprese in Italia in diversi settori, fra cui la legge sulla concorrenza, gli appalti pubblici, la gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, la giustizia, il quadro di revisione della spesa pubblica come pure l’istruzione secondaria e terziaria.
Le misure faro della richiesta di pagamento comprendono:
- programma nazionale per la gestione dei rifiuti: il programma ha migliorato la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e ha portato alla chiusura di 22 discariche irregolari;
- riforme del sistema di istruzione: l’insieme di queste riforme mira a migliorare i risultati scolastici, a riallineare i programmi di studio alle esigenze del mercato del lavoro e ad agevolare l’accesso degli studenti all’occupazione. Copre settori quali l’organizzazione del sistema scolastico, il sistema di orientamento, il reclutamento e la carriera dei docenti, l’istruzione terziaria professionalizzante e le borse di studio per l’accesso all’università.
Una revisione mirata del piano nel maggio 2024 ha fatto salire a 54 i traguardi e gli obiettivi associati alla quinta richiesta di pagamento, poiché l’Italia ha attuato più rapidamente del previsto due obiettivi, originariamente programmati per la settima richiesta di pagamento.
In questa fase la Commissione non può pronunciarsi sulla valutazione di un obiettivo (M1C1-85), che riguarda la riforma del quadro in materia di appalti pubblici e concessioni e che prevede una riduzione del 10% del tempo medio tra l’aggiudicazione dell’appalto e la realizzazione dell’infrastruttura. È emerso che la formulazione della decisione di esecuzione del Consiglio che approva il piano italiano per la ripresa e la resilienza (PNRR) non precisa in modo sufficiente la metodologia da applicare per valutare il conseguimento soddisfacente di tale obiettivo, che la Commissione ha stimato a 110 milioni di € sulla base della metodologia stabilita. Poiché sono necessari ulteriori chiarimenti dell’obiettivo, l’Italia intende presentare una richiesta motivata per modificarlo, senza pregiudicare l’ambizione né la finalità strategica della misura.
Prossime tappe
La Commissione ha ora trasmesso la valutazione preliminare positiva dei traguardi e degli obiettivi che ritiene conseguiti in misura soddisfacente al comitato economico e finanziario, il quale dispone di quattro settimane per esprimere il proprio parere. Ciò spianerà la strada al pagamento di 11 miliardi di €.
Contesto
Il piano italiano per la ripresa e la resilienza (PNRR) comprende 66 riforme e 150 investimenti, che si articolano in 618 traguardi e obiettivi. Ammonta a 194,4 miliardi di €, di cui 71,8 miliardi di € erogati sotto forma di sovvenzioni e 122,6 miliardi di € erogati sotto forma di prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Info:https://commission.europa.eu/document/download/463f3ba1-0b59-441e-ae95-ee6111c5d123_en?filename=C_2024_4705_1_EN_annexe_acte_autonome_nlw_part1_v1.pdf