Interferenti endocrini: una strategia per il futuro per proteggere i cittadini dell’UE e l’ambiente
La Commissione ha adottato una comunicazione che ribadisce l’impegno a proteggere i cittadini e l’ambiente dalle sostanze chimiche pericolose e come intende garantire che l’approccio dell’UE sia sempre il più moderno e adeguato allo scopo a livello globale.
La Commissione tiene in tal modo fede all’impegno assunto l’anno scorso, durante il lavoro con gli Stati membri sui criteri per l’identificazione degli interferenti endocrini negli ambiti dei pesticidi e dei biocidi, risponde alle preoccupazioni espresse dal Parlamento europeo e dal Consiglio e dà seguito al settimo programma d’azione per l’ambiente.
Karmenu Vella, Commissario responsabile per l’Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: “Questa comunicazione ribadisce che la Commissione attribuisce enorme importanza agli interferenti endocrini e intende intensificare gli sforzi per ridurre al minimo l’esposizione dei cittadini e dell’ambiente a tali sostanze chimiche.”
“La nuova strategia indica la nostra determinazione ad affrontare il problema degli interferenti endocrini nei suoi aspetti complessivi e con coerenza in un più ampio spettro di settori. Sono lieto che si metta a frutto il lavoro già svolto sui criteri di identificazione degli interferenti endocrini nei regolamenti riguardanti pesticidi e biocidi, in base alla definizione elaborata dall’Organizzazione mondiale della sanità”, ha sottolineato Vytenis Andriukaitis, Commissario responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare.
Elżbieta Bieńkovska, Commissaria responsabile per il Mercato interno e l’industria, ha dichiarato: “Abbiamo già diminuito in misura notevole l’esposizione dei nostri cittadini agli interferenti endocrini e ad altre sostanze nocive grazie alla nostra legislazione generale sulle sostanze chimiche e sui cosmetici. Oggi compiamo un altro passo avanti per ridurre al minimo tali rischi e garantire la sicurezza dei nostri cittadini.”
La Commissione aggiorna il suo approccio per gli anni a venire, avvalendosi delle conoscenze sempre più ampie, dell’esperienza acquisita e dei risultati ottenuti nei venti anni trascorsi dall’adozione della strategia comunitaria sugli interferenti endocrini.
L’approccio strategico dell’UE agli interferenti endocrini continuerà a basarsi fermamente sulla scienza e sull’applicazione del principio di precauzione. I suoi obiettivi sono:
- ridurre al minimo la nostra esposizione complessiva agli interferenti endocrini, prestando particolare attenzione a periodi importanti della vita come la gravidanza e la pubertà;
- accelerare lo sviluppo di una solida base di ricerca al servizio di processi decisionali efficaci e lungimiranti nel contesto di Orizzonte Europa, utilizzando le ricerche disponibili e prestando particolare attenzione ai settori che presentano lacune delle conoscenze;
- promuovere un dialogo attivo che permetta a tutti i portatori di interessi di essere ascoltati e di lavorare insieme. In tale contesto, la Commissione organizzerà un forum a cadenza annuale sugli interferenti endocrini e intensificherà il sostegno all’attività delle organizzazioni internazionali.
La Commissione si appresta ad avviare per la prima volta un esame complessivo della legislazione applicabile agli interferenti endocrini, mediante un controllo dell’adeguatezza che utilizzerà i dati già raccolti e analizzati. Senza porre in discussione l’approccio generale dell’UE, basato su elementi scientifici, alla gestione delle sostanze chimiche, il controllo dell’adeguatezza esaminerà la legislazione attuale per verificare se essa realizzi effettivamente gli obiettivi di protezione della salute umana e dell’ambiente. Il controllo dell’adeguatezza comprenderà anche una consultazione pubblica.
La comunicazione adottata oggi delinea inoltre le iniziative attualmente all’esame della Commissione al fine di garantire che l’attuazione delle politiche esistenti in materia di interferenti endocrini realizzi appieno il loro potenziale. Ciò comprende l’identificazione degli interferenti endocrini, il miglioramento della comunicazione lungo le catene di approvvigionamento con l’utilizzo delle schede di dati di sicurezza stabilite dal regolamento REACH e il maggiore ricorso alla valutazione scientifica degli interferenti endocrini tramite ulteriori misure di regolamentazione.
Info: http://ec.europa.eu/environment/chemicals/endocrine/strategy/index_en.htm