Il tasso di disoccupazione nell’UE è al livello più basso dal 2009
Tra l’agosto 2015 e l’agosto 2016 nell’UE 3,2 milioni di persone hanno trovato lavoro, 2,2 milioni nella zona euro. Nel corso dell’anno si è anche registrato un costante aumento del numero di posti di lavoro permanenti e a tempo pieno. Il tasso di disoccupazione nell’UE è al suo livello più basso (8,6%) dal marzo 2009, con 1,6 milioni di disoccupati in meno rispetto all’anno scorso.
Il tasso di disoccupazione è diminuito in 24 Stati membri, anche se permangono grosse differenze. La disoccupazione di lunga durata ha continuato a diminuire e oggi colpisce il 4,2% della forza lavoro rispetto al 4,9% di un anno fa. Anche la disoccupazione giovanile nell’UE ha registrato un calo, passando dal 20,1% nell’agosto 2015 al 18,6% nell’agosto 2016.
Come già sottolineato nella relazione sulla garanzia per i giovani e sull’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, dall’inizio dell’attuazione dei programmi nel 2013 si sono registrati 1,4 milioni di giovani disoccupati in meno. Infine, gli europei di età compresa tra i 55 e i 64 anni rimangono in attività più a lungo. Più specificamente, nel primo trimestre del 2016, circa 3 persone su 4 in questo gruppo d’età erano ancora parte della forza lavoro.
Marianne Thyssen, Commissaria per l’Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha commentato: “Il numero crescente di persone che trovano un lavoro dimostra che i nostri sforzi continuano a pagare. Ci sono 1,6 milioni di disoccupati in meno nell’UE rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e 381 000 sono giovani. Ciò conferma i risultati positivi rilevati nella relazione sulla garanzia per i giovani e sull’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile che abbiamo lanciato la settimana scorsa. L’obiettivo tuttavia non è ancora stato raggiunto. 4,2 milioni di giovani sono ancora alla ricerca di un posto di lavoro e non possono essere lasciati indietro. Continueremo a investire in capitale umano e a sostenere il miglioramento delle competenze delle persone in modo da adeguarle alle esigenze del mercato del lavoro, che oggi più che mai richiede una forza lavoro qualificata”.