Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale: la Commissione ospita un vertice contro il razzismo
La Presidente von der Leyen, la Vicepresidente Jourová e la Commissaria Dalli hanno partecipato al primo vertice dell’UE contro il razzismo.
Organizzato dalla Commissione e co-ospitato dalla presidenza portoghese del Consiglio e dall’intergruppo ARDI del Parlamento europeo in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale del 21 marzo, il vertice è una delle azioni chiave definite nel piano d’azione dell’UE contro il razzismo presentato nel settembre 2020.
Il vertice riunirà rappresentanti delle istituzioni dell’UE, dei governi nazionali, della società civile, degli organismi per la parità e delle organizzazioni di base, che discuteranno dell’attuazione del piano d’azione e dei modi migliori per combattere il razzismo in Europa.
In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale di domenica 21 marzo, la Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Dobbiamo continuare a parlare di razzismo. E inviare un messaggio forte in tutta l’Unione: in Europa non c’è spazio per le discriminazioni, siano esse basate sulla razza, sull’origine etnica o sulla religione. La Giornata internazionale contro la discriminazione razziale deve essere un’occasione per pensare criticamente alle nostre carenze, ma anche per concentrarsi sul modo in cui riconosciamo la diversità e su come le persone provenienti da contesti diversi apportano un contributo alla nostra vita quotidiana. Ora più che mai, l’unità impone di respingere il razzismo e di abbracciare le differenze “.
Věra Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “Dobbiamo parlare di razzismo. L’anno scorso abbiamo presentato un ambizioso piano d’azione per combattere il razzismo in Europa. Il vertice offre l’opportunità di parlare di razzismo e di esaminare come possiamo invertire la tendenza. Non sarà facile, ma deve essere fatto. Ci impegneremo ancora più a fondo per raggiungere l’obiettivo.”
La Commissaria per l’Uguaglianza, Helena Dalli, ha dichiarato: “L’urgenza di agire per combattere la discriminazione razzista e xenofoba in Europa è costantemente sotto i nostri occhi. Il razzismo strutturale persiste. Dobbiamo partire innanzitutto da noi stessi e apportare i cambiamenti necessari“.
La Commissione europea ha pubblicato anche una relazione sull’applicazione delle direttive sull’uguaglianza razziale e sulla parità di trattamento in materia di occupazione. Dalla relazione emerge che, sebbene vi siano molte buone pratiche nella lotta alla discriminazione in tutta Europa, nel complesso i progressi sono lenti e le sfide permangono.
Quasi una persona su quattro appartenente a una minoranza etnica nell’UE si sente discriminata. Occorre fare di più per garantire che le vittime di discriminazione siano consapevoli dei loro diritti, siano sostenute nel farli valere e ricevano un adeguato risarcimento per il danno subito. Il ruolo degli organismi per la parità è fondamentale e la Commissione valuterà se proporre entro il 2022 una nuova legislazione per rafforzarne il ruolo.
Poiché l’uguaglianza e la non discriminazione si applicano al nostro lavoro sia all’interno che all’esterno, la Commissione europea ha avviato una propria indagine sull’inclusione e la diversità sul luogo di lavoro. Il piano d’azione dell’UE contro il razzismo stabilisce numerose misure volte a promuovere un luogo di lavoro inclusivo per tutto il personale della Commissione, comprese azioni di sensibilizzazione per raggiungere e attrarre alle prove di selezione candidati provenienti dai contesti più disparati.
Info: https://www.antiracism-eusummit2021.eu/