Fondi triplicati per favorire chiamate di docenti dall’estero
Quest’anno parte in anticipo rispetto al passato l’iter per l’assegnazione alle Università statali del Fondo di finanziamento ordinario (FFO). Il decreto con i criteri di ripartizione (6,9 i miliardi stanziati) è stato inviato alla Conferenza dei Rettori (CRUI) per il primo dei pareri previsti per legge.
L’FFO 2015 prevede una quota base (4,9 miliardi) che sarà ripartita per il 75% su base storica e per il 25% (era il 20% nel 2014) in relazione al costo standard per studente. A disposizione ci sono poi 1,385 miliardi da distribuire in base alle performance degli atenei: i risultati della ricerca scientifica pesano per il 65%, quelli delle politiche di reclutamento per il 20%, i risultati della didattica per il 12%, la capacità di favorire la mobilità degli studenti e la partecipazione a programmi di studio all’estero per il 3%. 5 milioni serviranno a finanziare l’assunzione di ricercatori a tempo determinato di tipo B per il triennio 2015-2017.
Ci sono poi 65 milioni per il ‘Fondo giovani’, che sostiene soprattutto la mobilità internazionale, e 125 milioni destinati alle borse post lauream. Nessuna università potrà registrare una diminuzione delle risorse superiore al 2% rispetto al 2014 (il limite era il 3,5% un anno fa). Non viene fissato alcun limite per il miglioramento dei risultati.