COVID-19: la Commissione stabilisce a una risposta europea coordinata per contrastare l’impatto economico del coronavirus

La Commissione presenta oggi una risposta immediata per attenuare l’impatto socioeconomico del COVID-19, imperniata su una risposta europea coordinata.Il COVID-19 è una grave emergenza sanitaria per i nostri cittadini, la nostra società e le nostre economie: il contagio è diffuso in tutti gli Stati membri. Si tratta anche di un grave shock economico per l’UE. La Commissione presenta dunque oggi una risposta immediata per attenuare l’impatto socioeconomico del COVID-19, imperniata su una risposta europea coordinata.

Conferenza stampa von der Leyen-vestager-dombrovskis

La Commissione si avvarrà di tutti gli strumenti a sua disposizione per attenuare le conseguenze della pandemia, in particolare:

– per assicurare le forniture necessarie ai nostri sistemi sanitari, preservando l’integrità del mercato unico e della produzione e distribuzione delle catene del valore;

– per dare un sostegno ai cittadini facendo in modo che reddito e posti di lavoro non vengano colpiti in modo sproporzionato, e per evitare che la crisi abbia un effetto permanente;

– per dare un sostegno alle imprese e assicurare che la liquidità del nostro settore finanziario possa continuare a sostenere l’economia;

– per consentire agli Stati membri di agire in modo risoluto e coordinato, sfruttando la piena flessibilità offerta nel quadro della disciplina degli aiuti di Stato e del patto di stabilità e crescita.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “La pandemia del Coronavirus sta mettendo tutti noi alla prova. È non solo una sfida senza precedenti per i nostri sistemi sanitari, ma anche un duro colpo per le nostre economie. Il pacchetto economico considerevole annunciato oggi fa fronte alla situazione attuale; siamo pronti a fare di più in base all’evolvere della situazione stessa. Faremo tutto il necessario per sostenere gli europei e l’economia europea.”

Flessibilità della disciplina per gli aiuti di Stato

La principale risposta di bilancio al coronavirus proverrà dai bilanci nazionali degli Stati membri. Le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato consentono agli Stati membri di agire in modo rapido ed efficace per sostenere i cittadini e le imprese, in particolare le PMI, che incontrano difficoltà economiche a causa dell’epidemia di COVID-19.

Gli Stati membri possono elaborare vaste misure di sostegno in linea con le vigenti norme dell’UE. In primo luogo possono decidere sulle misure, ad esempio integrazioni salariali, sospensione dei pagamenti delle imposte sulle società e sul valore aggiunto, contributi sociali. Inoltre, gli Stati membri possono concedere direttamente un sostegno finanziario ai consumatori, ad esempio per servizi annullati o per biglietti non rimborsati dagli operatori interessati. Inoltre, le norme dell’UE in materia di aiuti di Stato consentono agli Stati membri di aiutare le imprese a far fronte alla carenza di liquidità e se necessitano di aiuti al salvataggio urgenti. Infine, l’articolo 107, paragrafo 2, lettera b), del TFUE consente agli Stati membri di compensare le imprese per danni arrecati da eventi eccezionali, comprese misure nei settori dei trasporti aerei e del turismo.

Attualmente, l’impatto dell’epidemia di COVID-19 in Italia è di natura e portata tale da consentire il ricorso all’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE. La Commissione può quindi approvare misure nazionali supplementari di sostegno per porre rimedio al grave turbamento dell’economia di uno Stato membro.

La valutazione della Commissione in merito al ricorso all’articolo 107, paragrafo 3, lettera b) per altri Stati membri seguirà un approccio analogo. La Commissione prepara un quadro giuridico specifico ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE, da adottare in caso di necessità.

La Commissione è pronta a collaborare con gli Stati membri ai fini dell’attuazione tempestiva delle misure nazionali di lotta all’epidemia di COVID-19.

Flessibilità del quadro di bilancio europeo

La Commissione proporrà al Consiglio di sfruttare appieno la flessibilità prevista dal quadro di bilancio per attuare le misure urgenti necessarie a contenere l’epidemia di coronavirus e attenuarne gli effetti socioeconomici negativi.

In primo luogo, la Commissione ritiene che la pandemia COVID-19 possa essere qualificata “evento inconsueto al di fuori del controllo del governo”, il che apre la possibilità di prevedere spese eccezionali per contenere l’epidemia, ad esempio nel settore sanitario per misure di soccorso mirate a imprese e lavoratori.

In secondo luogo la Commissione raccomanderà di adeguare gli sforzi richiesti agli Stati membri in caso di crescita negativa o di forte calo delle attività.

Infine, la Commissione è pronta a proporre al Consiglio di attivare la clausola generale di salvaguardia per poter prevedere un sostegno più generale della politica di bilancio. Questa clausola — in cooperazione con il Consiglio — sospenderebbe l’aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio in caso di grave recessione economica nella zona euro o nell’UE nel suo complesso.

Solidarietà nel mercato unico

Solo con la solidarietà e con una soluzione coordinata a livello europeo saremo in grado di gestire efficacemente questa emergenza sanitaria pubblica. La solidarietà è fondamentale in questa crisi, in particolare per assicurare che i beni essenziali – necessari ad attenuare i rischi per la salute causati dal virus – possano raggiungere tutti coloro che ne hanno bisogno. È essenziale agire insieme per garantire produzione, stoccaggio, disponibilità e uso razionale delle attrezzature mediche di protezione e dei medicinali in tutta l’UE, in modo aperto e trasparente – anziché adottare misure unilaterali che limiterebbero la libera circolazione dei prodotti sanitari essenziali.

La Commissione sta quindi prendendo tutte le misure necessarie a questo fine, anche fornendo orientamenti agli Stati membri su come mettere in atto adeguati meccanismi di controllo per la sicurezza dell’approvvigionamento, avviando una procedura accelerata congiunta di appalto per l’acquisto di queste forniture e formulando una raccomandazione sui dispositivi protettivi sprovvisti di marcatura CE.

Il COVID-19 sta causando seri problemi ai nostri sistemi di trasporto, visti gli stretti legami che caratterizzano le catene di approvvigionamento europee sostenute da una vasta rete di trasporti merci via terra, mare e aria. La Commissione collabora con gli Stati membri per garantire il flusso dei beni essenziali attraverso le frontiere terrestri. Il settore del trasporto aereo internazionale ed europeo è stato duramente colpito. Per attenuare l’impatto economico e ambientale del COVID-19, come annunciato il 10 marzo dalla Presidente von der Leyen, la Commissione propone oggi una normativa mirata per esentare temporaneamente le compagnie aeree dalla regola “use-it-or-lose-it”, in base alla quale i vettori aerei devono utilizzare almeno l’80 % delle loro bande orarie aeroportuali entro un determinato periodo per poterle mantenere per il corrispondente periodo anche l’anno successivo.

Infine la Commissione è in contatto con gli Stati membri, le autorità internazionali e le principali associazioni professionali dell’UE per monitorare l’impatto della crisi sul settore del turismo e coordinare delle misure di sostegno.

Mobilitare il bilancio dell’UE

Per apportare un sollievo immediato alle PMI duramente colpite, il bilancio dell’UE metterà a disposizione gli strumenti esistenti per sostenere le imprese colpite con liquidità, integrando le misure adottate a livello nazionale. Nelle prossime settimane 1 miliardo di EUR sarà riorientato dal bilancio dell’UE come garanzia per il Fondo europeo per gli investimenti, per incentivare le banche a fornire liquidità a PMI e imprese a media capitalizzazione. Ciò aiuterà almeno 100 000 PMI europee e piccole imprese a media capitalizzazione con finanziamenti per circa 8 miliardi di euro. Provvederemo a fornire sospensioni dei debiti ai debitori colpiti dalla crisi.

Attenuare l’impatto sull’occupazione

Occorre proteggere i lavoratori da disoccupazione e perdita di reddito al fine di evitare un effetto permanente della crisi. La Commissione è pronta a sostenere gli Stati membri in questo frangente promuovendo in particolare regimi di lavoro a tempo ridotto, programmi di perfezionamento professionale e di riqualificazione che hanno dato buoni risultati in passato.

La Commissione intende inoltre accelerare l’elaborazione della proposta legislativa relativa a un regime europeo di riassicurazione della disoccupazione volto a sostenere le politiche degli Stati membri a tutela dell’occupazione e delle competenze.

Inoltre, l’iniziativa di investimento in risposta al coronavirus faciliterà il ricorso al fondo sociale europeo, un fondo inteso a sostenere i lavoratori e l’assistenza sanitaria.

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione potrebbe anch’esso essere mobilitato per sostenere i lavoratori licenziati e i lavoratori autonomi alle condizioni stabilite nel regolamento vigente e futuro. Nel 2020 sono disponibili fino a 179 milioni di EUR.

Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus

Con questa nuova iniziativa la Commissione propone di destinare 37 miliardi di EUR nell’ambito della politica di coesione per la lotta contro il coronavirus. A tal fine la Commissione propone di abbandonare quest’anno l’obbligo di chiedere agli Stati membri di rimborsare i prefinanziamenti non spesi per i fondi strutturali. Questo importo ammonta a circa 8 miliardi di EUR provenienti dal bilancio dell’UE, che gli Stati membri potranno utilizzare per integrare 29 miliardi di EUR di finanziamenti strutturali in tutta l’UE. Ciò aumenterà considerevolmente l’entità degli investimenti nel 2020 e contribuirà ad anticipare l’uso finora non assegnato di 40 miliardi di finanziamenti nell’ambito dei programmi della politica di coesione 2014-2020. La Commissione esorta il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare rapidamente la proposta, affinché possa essere adottata entro le prossime due settimane.

Inoltre, la Commissione propone di estendere l’ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell’UE includendo la crisi della sanità pubblica, al fine di mobilitarlo in caso di necessità per gli Stati membri più duramente colpiti. Nel 2020 sono disponibili fino a 800 milioni di EUR. Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione ha a disposizione fino a 175 milioni di EUR per mobilitare il sostegno a favore dei lavoratori licenziati e dei lavoratori autonomi.

Per ulteriori informazioni

https://ec.europa.eu/info/live-work-travel-eu/health/coronavirus-response_it

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