Coronavirus: la Commissione accoglie con favore il rapido via libera del Parlamento alle nuove risorse proposte per proteggere vite umane e mezzi di sussistenza

La Commissione europea accoglie con favore le votazioni odierne del Parlamento europeo che consentono la rapida attuazione di una serie di sue proposte volte ad affrontare la crisi del coronavirus.

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Le votazioni odierne consentono: un riorientamento senza precedenti dei fondi della politica di coesione per far fronte agli effetti della crisi di sanità pubblica (iniziativa CRII+); un ulteriore stanziamento di fondi UE pari a 3,08 miliardi di € per l’assistenza sanitaria (strumento per il sostegno di emergenza) e per le risorse mediche di emergenza (rescEU); un ulteriore finanziamento a favore del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie; e diverse altre misure di sostegno. Il via libera del Parlamento segue la rapida approvazione della maggior parte di queste iniziative da parte degli Stati membri dell’UE in sede di Consiglio; l’Iniziativa CRII+ ed il rinvio dell’applicazione del regolamento sui dispositivi medici devono ancora essere approvati dal Consiglio https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/qanda_20_577

Riorientare i fondi della politica di coesione per combattere l’emergenza

In linea con la proposta della Commissione, tutte le risorse non impegnate provenienti dagli attuali fondi della politica di coesione dell’UE saranno ora mobilitate per far fronte agli effetti della crisi di sanità pubblica. Per garantire che i fondi possano essere riorientati là dove le necessità sono più urgenti, sarà ora possibile procedere a storni tra diversi fondi, regioni e programmi. L’iniziativa fornisce liquidità immediata con la possibilità di avvalersi del finanziamento dell’UE al 100 % per le misure connesse alla crisi, ossia non è necessario che i fondi UE, per essere sbloccati, siano integrati da un cofinanziamento nazionale. Consentendo l’uso flessibile di tutti i fondi disponibili e semplificando le procedure amministrative, l’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus sta fornendo un sostegno senza precedenti ai sistemi sanitari, all’industria e ai cittadini in tutta l’Europa. Sarà inoltre possibile utilizzare il Fondo di aiuti europei agli indigenti per acquistare dispositivi di protezione per i volontari che forniscono gli aiuti. L’assistenza materiale di base può essere fornita sotto forma di buoni, riducendo i rischi per i volontari, che possono continuare ad aiutare i senzatetto, i bambini che vivono in condizioni di povertà e le persone che dipendono dalle banche alimentari.

2,7 miliardi di € allo strumento per il sostegno di emergenza per il settore sanitario

Lo strumento per il sostegno di emergenza contribuirà a finanziare urgenti necessità di forniture mediche, quali maschere e facciali filtranti, il trasporto di attrezzature mediche e pazienti nelle regioni transfrontaliere, l’invio di operatori sanitari nelle zone di maggiore contagio e la costruzione di ospedali da campo mobili. La Commissione sarà in grado di acquistare attrezzature direttamente per conto degli Stati membri dell’UE e di concentrare l’assistenza là dove è più necessaria. La Commissione sta già collaborando con gli Stati membri per individuare e definire le necessità più urgenti; per gestire il processo è stata istituita una task force della Commissione. A medio-lungo termine l’UE sarà in grado di integrare gli sforzi degli Stati membri volti agli screening di massa e alla ricerca medica; la Commissione garantirà il coordinamento della risposta durante tutta la crisi.

380 milioni di € alla capacità medica di rescEU

Per migliorare la preparazione alla crisi in tutta l’UE sarà costituita una capacità medica europea, ospitata in uno o più Stati membri, che saranno anche responsabili dell’acquisto delle attrezzature, mentre la Commissione finanzierà il 100% della capacità medica. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze della Commissione gestirà la distribuzione delle attrezzature per garantire che siano inviate là dove sono più necessarie. Il primo Stato ospitante sarà la Romania e la produzione dei primi ventilatori polmonari è già iniziata.

3,6 milioni di € per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC)

Questo finanziamento consentirà di migliorare la capacità dell’ECDC di individuare, valutare e comunicare le minacce per la salute umana derivanti dalle malattie infettive e, in particolare, aumentare la capacità di esperti.

Rinvio dell’applicazione del regolamento sui dispositivi medici

Il Parlamento europeo ha sostenuto la proposta della Commissione di rinviare di un anno l’applicazione del regolamento sui dispositivi medici per consentire agli Stati membri, alle istituzioni sanitarie e all’industria di dare la priorità alla lotta contro il coronavirus. La proposta tiene conto delle sfide senza precedenti poste dalla pandemia e della necessità di una maggiore disponibilità di dispositivi medici di importanza vitale in tutta l’UE. La Commissione conta di ricevere rapidamente il pieno sostegno del Consiglio per questa misura importante.

Sostegno ai pescatori e agli agricoltori

Il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca sarà modificato per attenuare l’impatto del coronavirus sul settore ittico. Gli Stati membri saranno in grado di offrire sostegno in risposta all’arresto temporaneo delle attività di pesca e allo stoccaggio dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Sarà concessa assistenza anche nell’ambito della politica agricola comune: consentendo maggiore flessibilità nell’utilizzo degli strumenti finanziari; rendendo più semplice per gli Stati membri la riassegnazione delle risorse nell’ambito dei piani di sviluppo rurale e riducendo la pressione amministrativa sulle amministrazioni nazionali responsabili dei piani.

Fondi supplementari per altre priorità

Saranno mobilitati ulteriori fondi per riorganizzare la spesa dell’UE per l’esercizio rispettando le priorità più recenti. Oltre a liberare risorse per sostenere il settore sanitario, i progetti di bilancio rettificativo prevedono:

  • 45 milioni di € per il rimpatrio dei cittadini UE bloccati al di fuori dell’Unione;
  • 350 milioni di € di assistenza alla gestione dei flussi migratori a favore della Grecia, in aggiunta ai 350 milioni di € supplementari per l’assistenza emergenziale già mobilitati, nel rispetto dell’impegno della Commissione a mobilitare rapidamente 700 milioni di € supplementari per gestire le sfide eccezionali che la Grecia si trova a dover affrontare in materia di flussi migratori e confini;
  • 100 milioni di € per aiutare l’Albania a risollevarsi dopo il devastante terremoto del 26 novembre 2019;
  • 3,3 milioni di € di finanziamento supplementare per incrementare il bilancio 2020 della Procura europea (EPPO). I fondi consentiranno alla Procura europea, ad esempio, di assumere più rapidamente personale qualificato e di acquistare attrezzature informatiche per iniziare a trattare i primi casi. Unitamente al sostegno per la gestione dei casi, già mobilitato quest’anno, l’aumento complessivo dei finanziamenti a favore della Procura europea per il 2020 raggiunge pertanto il 48%.

Per ulteriori informazioni

Scheda informativa: risposta dell’UE al coronavirus – ultimi aggiornamenti

Pagina web della Commissione europea “Risposta al coronavirus”

Domande e risposte sull’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus Plus: nuove azioni per mobilitare investimenti e risorse essenziali

Scheda informativa: l’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus

Scheda informativa: Risposta al coronavirus: sostegno ai settori della pesca e dell’acquacoltura

Strumento per il sostegno di emergenza dell’Unione europea per il settore sanitario – domande e risposte

Scheda informativa: Strumento per il sostegno di emergenza dell’Unione europea per il settore sanitario

Coronavirus: la Commissione incrementa il bilancio per i voli di rimpatrio e la scorta rescEU

Progetto di bilancio rettificativo n.1

Progetto di bilancio rettificativo n. 2

Pacchetto completo di proposte legislative sullo Strumento per il sostegno di emergenza per il settore sanitario

Rinviata l’applicazione del regolamento sui dispositivi medici per dare la priorità alla lotta contro il coronavirus

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