Conferenza sul futuro dell’Europa: raccomandazioni dei cittadini discusse nella plenaria
Venerdì 21 e sabato 22 gennaio la plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa ha fatto il punto sulle raccomandazioni formulate da due panel europei e dai panel nazionali di cittadini.
La plenaria della Conferenza, nella sua terza sessione, ha fatto il punto sulle 90 raccomandazioni formulate dai panel sui temi “Democrazia europea/Valori e diritti, Stato di diritto, sicurezza” e “Cambiamento climatico e ambiente/Salute” e sulle raccomandazioni correlate provenienti dai panel nazionali di cittadini.
I dibattiti si sono incentrati sulle raccomandazioni dei due panel europei di cittadini che finora hanno terminato il loro lavoro; ciascun panel era composto da circa 200 europei di età e contesti diversi, provenienti da tutti gli Stati membri, che si sono riuniti (in presenza e a distanza) per discutere e adottare raccomandazioni sulle sfide che l’Europa si trova ad affrontare ora e in futuro.
Il panel “Democrazia europea / Valori e diritti, stato di diritto, sicurezza” ha adottato
39 raccomandazioni nella sessione finale ospitata dall’Istituto universitario europeo a Firenze (Italia) in dicembre.
Il panel “Cambiamento climatico e ambiente/Salute” è stato ospitato nel mese di gennaio dal Collegio d’Europa, sede di Natolin, e dalla città di Varsavia (Polonia), dove ha messo a punto 51 raccomandazioni nell’ambito delle sue competenze.
Guy Verhofstadt (Parlamento europeo), ha dichiarato: “Mi ha particolarmente colpito la sicurezza con cui i rappresentanti dei cittadini hanno difeso le loro raccomandazioni nei dibattiti condotti con politici esperti. È chiaro che fanno affidamento su un riscontro concreto che rispetti la loro visione globale e non si limiti a scelte di comodo. Tutte le raccomandazioni dovranno essere prese in considerazione alla fine.”
Clément Beaune (Presidenza del Consiglio) ha osservato: “La plenaria deve accogliere le raccomandazioni dei cittadini. È questa la sfida che dobbiamo affrontare insieme nella Conferenza sul futuro dell’Europa. Siamo molto lieti che i dibattiti e i contributi dei cittadini arricchiscano le priorità dell’Unione europea per le generazioni future.”
Dubravka Šuica (Commissione europea) ha affermato: “Fin dall’inizio ho avuto piena fiducia in questo processo deliberativo. Ma anche le aspettative sono state superate: sono favorevolmente colpita dall’elevata qualità delle raccomandazioni adottate dai panel europei e nazionali di cittadini che hanno finora portato a termine il loro lavoro. È pertanto ancora più importante che i cittadini si riconoscano nei risultati delle deliberazioni e vedano successivamente l’impatto dei risultati concreti della conferenza. La nostra democrazia merita questo dibattito vivace e costruttivo.”
Prossime tappe
I due panel europei di cittadini che non hanno ancora presentato le loro raccomandazioni sono tenuti a ultimare il loro lavoro a febbraio. La riunione del panel sul tema “L’UE nel mondo/Migrazione” (che si prevede avrà luogo nei giorni 11-13 febbraio) sarà ospitata dall’Istituto europeo di amministrazione pubblica a Maastricht (Paesi Bassi). La riunione sul tema “Un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione/Istruzione, cultura gioventù e sport/Trasformazione digitale” (prevista per i giorni 25-27 febbraio) si terrà presso l’Istituto per gli affari internazionali ed europei di Dublino (Irlanda). Le loro raccomandazioni saranno discusse in una successiva sessione plenaria della Conferenza.
Contesto
Alla plenaria della Conferenza partecipano, in condizioni di parità, rappresentanti provenienti dal Parlamento europeo (108), dal Consiglio (54, o due per Stato membro) e dalla Commissione europea (3), nonché da tutti i parlamenti nazionali (108), e cittadini (108). Nell’ambito della componente dei cittadini, prendono parte alle deliberazioni rappresentanti dei panel europei di cittadini (80), rappresentanti di eventi nazionali o di panel nazionali di cittadini (27, o uno per Stato membro) e il presidente del Forum europeo della gioventù. Partecipano inoltre, in qualità di membri, rappresentanti del Comitato delle regioni e del Comitato economico e sociale europeo (18 per ciascuno), rappresentanti eletti da enti regionali e locali (6 per ciascuno) e rappresentanti delle parti sociali (12) e della società civile (8). Altri membri del Collegio dei Commissari, compreso l’Alto rappresentante dell’Unione, sono invitati a partecipare al dibattito di tanto in tanto, quando si discutono temi che rientrano nell’ambito dei rispettivi portafogli. Possono essere invitati anche i rappresentanti dei portatori di interessi principali, come è avvenuto nei giorni 21-22 gennaio per i rappresentanti dei paesi dei Balcani occidentali, delle agenzie e degli organismi dell’UE come il Mediatore europeo Emily O’Reilly, e del dialogo tra le istituzioni europee e le chiese, le associazioni o comunità religiose nonché le organizzazioni filosofiche e non confessionali.
La plenaria discute le raccomandazioni dei panel dei cittadini nazionali ed europei e i contributi raccolti attraverso la piattaforma digitale multilingue, raggruppati per temi e senza un risultato predeterminato. La plenaria presenterà, su base consensuale, le sue proposte al comitato esecutivo, che elaborerà una relazione in piena cooperazione e in piena trasparenza con la plenaria. I panel hanno selezionato 80 cittadini (20 per ciascun panel) per rappresentarli alla conferenza plenaria. Questi rappresentanti sono stati membri della plenaria sin dalla sua seconda sessione svoltasi a Strasburgo nel mese di ottobre. Per maggiori informazioni sulla composizione, lo scopo e il lavoro della plenaria e per scaricare tutti i documenti pertinenti per il prossimo fine settimana, consultare la pagina web della conferenza plenaria.
Tutti gli europei possono continuare a contribuire al dibattito mediante la piattaforma digitale multilingue.
Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_22_445