Commissione europea: successo della terza emissione di obbligazioni SURE
La Commissione europea ha emesso obbligazioni sociali per un valore di 8,5 miliardi di € a titolo dello strumento SURE dell’UE per contribuire a preservare i posti di lavoro e l’occupazione. Si tratta della terza emissione obbligazionaria effettuata quest’anno nell’ambito del programma. È stata emessa un’unica tranche con scadenza a luglio 2035. Tale strumento, dal rating elevato, ha suscitato un interesse molto vivo da parte degli investitori, tanto che la domanda ha superato di più di 13 volte l’offerta. Grazie alle condizioni di prezzo favorevoli così createsi, gli importi che gli Stati membri riceveranno in prestito saranno maggiori delle somme che dovranno rimborsare.
Johannes Hahn, Commissario per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “È la terza volta che la Commissione si apre ai mercati per contrarre prestiti nell’ambito di SURE e per la terza volta abbiamo ricevuto un forte attestato di fiducia e sostegno da parte degli investitori. Sono fiducioso che proseguiremo con lo stesso spirito nel 2021, sia nell’ambito di SURE che di Next Generation EU, reinvestendo i fondi presi in prestito per costruire un’Europa migliore.”
I mercati dei capitali hanno accolto con favore l’obbligazione sociale a 15 anni, con un record del portafoglio ordini, il più grande mai raccolto per un’emissione obbligazionaria di riferimento (benchmark) effettuata in una singola tranche: si tratta della più imponente operazione a 15 anni mai effettuata da un emittente sovranazionale. Il successo dell’operazione testimonia l’ampio sostegno al programma SURE da parte della comunità internazionale degli investitori.
L’obbligazione ha un rendimento negativo del -0,102 %, vale a dire che per 102 € presi in prestito, gli Stati membri dovranno rimborsare 100 €. Il vantaggio costituito dal tasso di interesse negativo viene trasferito direttamente agli Stati membri beneficiari sotto forma di erogazione di prestiti back-to-back .
Le banche cui si è appoggiata la Commissione europea per questa operazione (che hanno agito congiuntamente come banche capofila) sono Citigroup, HSBC, J.P. Morgan, LBBW e Société Générale.
All’indomani del versamento dei ricavi di questa emissione obbligazionaria, 15 Stati membri avranno ricevuto, con tre operazioni, 40 miliardi di € dalla fine di ottobre alla fine di novembre.
La Commissione continuerà ad emettere obbligazioni a titolo del programma SURE nel 2021, fino ad arrivare al massimale disponibile di 100 miliardi di €.
La Commissione prevede anche di dare il via nel 2021 ai prestiti nell’ambito di Next Generation EU, lo strumento temporaneo per la ripresa da 750 miliardi di € per contribuire a costruire un’Europa più verde, digitale e resiliente.
Contesto
Finora la Commissione ha proposto di mettere 90,3 miliardi di € di sostegno finanziario a disposizione di 18 Stati membri. Ad oggi, con le prime due emissioni di obbligazioni SURE ha erogato un totale di 31 miliardi di € a 10 paesi dell’UE: Croazia, Cipro, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovenia e Spagna.
Il 20 ottobre la Commissione europea ha effettuato la prima emissione di obbligazioni sociali nell’ambito dello strumento SURE. L’emissione ha riguardato due obbligazioni, una da 10 miliardi di € con scadenza nell’ottobre 2030 e una da 7 miliardi di € con scadenza nel 2040. In entrambi i casi la domanda ha superato di più di 13 volte l’offerta, il che ha determinato condizioni di prezzo favorevoli.
Il 10 novembre la Commissione europea ha emesso per la seconda volta obbligazioni sociali nell’ambito dello strumento SURE dell’UE, per un valore totale di 14 miliardi di €. L’emissione comprendeva due obbligazioni, una da 8 miliardi di € con scadenza a novembre 2025 e una da 6 miliardi di € con scadenza a novembre 2050. L’operazione ha suscitato un interesse straordinario sui mercati dei capitali e la domanda ha superato di 13 e 11,5 volte l’offerta disponibile rispettivamente per le tranche a 5 e a 30 anni, per cui si sono determinate condizioni di prezzo favorevoli.
Le obbligazioni emesse dall’UE a titolo dello strumento SURE ricevono l’etichetta di “obbligazioni sociali”. Ciò garantisce agli investitori che i fondi così mobilitati saranno realmente destinati a scopi sociali.
I fondi raccolti sono attualmente trasferiti agli Stati membri beneficiari sotto forma di prestiti che contribuiranno alla copertura dei costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle misure analoghe adottate in risposta alla pandemia.
Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/ip_20_2196