Commissione europea: prima emissione di obbligazioni sociali SURE dell’UE
La Commissione europea ha emesso la prima obbligazione sociale da 17 miliardi di € a titolo dello strumento SURE dell’UE per contribuire a proteggere i posti di lavoro e conservare l’occupazione. L’emissione comprende due obbligazioni, una da 10 miliardi di € con scadenza nell’ottobre 2030 e una da 7 miliardi di € con scadenza nel 2040. Gli investitori hanno mostrato forte interesse per questo strumento dal rating elevato: la domanda ha superato di 13 volte l’offerta disponibile e si è tradotta in condizioni di prezzo favorevoli per entrambe le obbligazioni.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “Per la prima volta nella storia la Commissione emette obbligazioni sociali sul mercato per raccogliere fondi che contribuiranno a conservare l’occupazione. Si tratta di un passo senza precedenti, all’altezza del periodo eccezionale in cui ci troviamo. Non esitiamo davanti a nessuno sforzo per salvaguardare i mezzi di sussistenza dei cittadini europei. Sono lieta di sapere che i paesi duramente colpiti dalla crisi riceveranno sostegno in tempi brevi grazie allo strumento SURE.”
Johannes Hahn, Commissario europeo per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “Con questa operazione la Commissione europea ha compiuto un primo passo verso un ruolo da protagonista nei mercati mondiali dei capitali di debito. Il forte interesse degli investitori e le condizioni favorevoli di cui ha goduto il collocamento dell’obbligazione costituiscono un’ulteriore prova del grande interesse per le obbligazioni dell’UE. Il carattere di ‘obbligazione sociale’ dell’emissione ha contribuito ad attirare gli investitori che desiderano aiutare gli Stati membri dell’UE a sostenere l’occupazione in questi tempi difficili.”
Entrambe le obbligazioni sono state emesse a condizioni allettanti e corrispondenti all’enorme interesse suscitato. Il prezzo dell’obbligazione a 10 anni è stato fissato a 3 punti base al di sopra della media dei tassi swap all’acquisto e alla vendita (tasso mid-swap). Il prezzo dell’obbligazione a 20 anni è stato fissato a 14 punti base al di sopra del tasso mid-swap. I premi per nuova emissione definitivi sono stati stimati rispettivamente a 1 e 2 punti base per la tranche da 10 anni e per quella da 20 anni; entrambi i valori sono molto modesti per i volumi immessi sul mercato.
Si tratta di condizioni di prezzo interessanti per la più grande emissione di obbligazioni mai effettuata dalla Commissione e di un avvio positivo per il programma SURE. Le condizioni alle quali la Commissione prende a prestito vengono trasferite direttamente agli Stati membri beneficiari dei prestiti .
Le banche cui si è appoggiata la Commissione europea per questa transazione (che hanno agito congiuntamente come banche capofila) sono state Barclays (IRL), BNP Paribas, Deutsche Bank, Nomura e UniCredit.
I fondi raccolti saranno trasferiti agli Stati membri beneficiari sotto forma di prestiti che contribuiranno alla copertura dei costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle misure analoghe adottate in risposta alla pandemia.
In tale contesto, la Commissione ha annunciato all’inizio del mese che avrebbe emesso obbligazioni sociali per l’intero importo delle obbligazioni SURE dell’UE, che può arrivare fino a 100 miliardi di €, e ha adottato un quadro per le obbligazioni sociali valutato da un organismo indipendente.
Contesto dello strumento SURE
Per il momento, 17 Stati membri riceveranno sostegno finanziario grazie allo strumento SURE per proteggere i posti di lavoro e l’occupazione. Il sostegno finanziario sarà erogato sotto forma di prestiti concessi dall’UE agli Stati membri a condizioni favorevoli.
I prestiti aiuteranno gli Stati membri a coprire i costi direttamente connessi al finanziamento dei regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo e delle altre misure analoghe da essi introdotte in risposta alla pandemia, in particolare per i lavoratori autonomi. Grazie a SURE potrebbero essere finanziate anche alcune misure sanitarie, in particolare sul posto di lavoro, volte a garantire una ripresa sicura delle normali attività economiche.
Gli Stati membri possono ancora presentare richieste formali di sostegno a titolo dello strumento SURE, la cui dotazione complessiva arriva fino a 100 miliardi di € destinati alla protezione dei posti di lavoro e dei lavoratori colpiti dalla pandemia. La Commissione ha già proposto sostegno finanziario per 87,8 miliardi di € a titolo dello strumento SURE a 17 Stati membri.
Contesto delle operazioni di assunzione di prestiti dell’UE
- L’UE è stata istituita dal trattato di Roma nel 1957 e in quanto emittente gode di una ponderazione per il rischio dello 0% (Basilea III). I prestiti assunti dall’UE rappresentano obblighi diretti e incondizionati dell’UE, garantiti dagli Stati membri attraverso il bilancio dell’UE. Il trattato UE conferisce alla Commissione europea il potere di contrarre prestiti sui mercati internazionali dei capitali per conto dell’Unione europea.
- L’UE contrae prestiti in euro esclusivamente per concedere a sua volta prestiti in euro a mutuatari sovrani. Attualmente l’UE gestisce quattro programmi di prestiti: il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), il meccanismo di sostegno della bilancia dei pagamenti (BdP), l’assistenza macrofinanziaria (AMF) e lo strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) recentemente adottato dal Consiglio il 19 maggio 2020.
- Le obbligazioni emesse dall’UE a titolo dello strumento SURE riceveranno l’etichetta di “obbligazioni sociali”.
Ulteriori dettagli sull’emissione
- Prima dell’operazione, il 9 ottobre 2020 l’UE ha inviato una richiesta di offerta a 20 banche, informandole della propria intenzione di raccogliere importi elevati sui mercati.
- Il mandato formale per l’emissione di due tranche è stato annunciato lunedì 19 ottobre alle ore 13:25 CET.
- La negoziazione è stata aperta martedì 20 ottobre 2020 mattina alle ore 08:55 CET e chiusa alle ore 10:00 CET.
Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_20_1954