NextGenerationEU: la Commissione europea si prepara a emettere 250 miliardi di € di obbligazioni verdi NextGenerationEU
La Commissione europea ha adottato il 7 settembre un quadro per le obbligazioni verdi sottoposto a valutazione indipendente, facendo così un passo avanti verso l’emissione di obbligazioni verdi per un valore fino a 250 miliardi di €, pari al 30 % dell’emissione totale di NextGenerationEU.
Il quadro fornisce a chi investe in tali obbligazioni la certezza che i fondi mobilitati saranno destinati a progetti verdi e che la Commissione riferirà in merito al loro impatto ambientale.
Ora che il quadro è stato adottato, la Commissione procederà a breve, ossia nel mese di ottobre, alla prima emissione di obbligazioni verdi nel rispetto delle condizioni di mercato.
Johannes Hahn, Commissario per il Bilancio e l’amministrazione, ha dichiarato: “L’intenzione dell’UE di emettere fino a 250 miliardi di € di obbligazioni verdi da qui alla fine del 2026 ci farà diventare il più grande emittente di obbligazioni verdi al mondo. Questo è anche un segno del nostro impegno a favore della sostenibilità e pone la finanza sostenibile al centro dello sforzo di ripresa dell’UE.”
Come annunciato nei mesi scorsi, la Commissione ha anche riesaminato il suo piano per il finanziamento della ripresa nel 2021 e ha confermato l’intenzione di emettere quest’anno obbligazioni a lungo termine per un totale di circa 80 miliardi di €, da integrare con decine di miliardi di euro di buoni dell’UE a breve termine.
La Commissione emetterà i buoni dell’UE esclusivamente mediante aste, che dovrebbero iniziare il 15 settembre. Ne saranno organizzate in linea di massima due al mese per i buoni dell’UE, il primo e il terzo mercoledì. Il programma della messa all’asta sarà utilizzato anche per le obbligazioni, in aggiunta alle emissioni sindacate. In base al calendario delle emissioni pubblicato oggi, la Commissione organizzerà di norma un’asta e un’emissione sindacata al mese per le obbligazioni.
Il Commissario Hahn ha aggiunto: “Il fatto che il piano di finanziamento originale per il 2021 sia stato confermato è indice dell’eccellente lavoro di pianificazione e preparazione svolto finora. Il lancio della nostra piattaforma d’asta è un’altra importante notizia, che farà crescere ulteriormente l’attrattiva dei prestiti dell’UE e avrà un impatto duraturo sui mercati dei capitali dell’UE.”
Il quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU — un esercizio altamente innovativo
L’attuale quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU è stato elaborato in linea con i principi delle obbligazioni verdi dell’International Capital Market Association (ICMA), uno standard di mercato per questo tipo di obbligazioni. In linea con la prassi abituale, è stato sottoposto alla revisione dell’agenzia di rating ESG Vigeo Eiris, società di Moody’s ESG Solutions, che ritiene il quadro conforme ai principi delle obbligazioni verdi dell’ICMA, coerente con la più ampia strategia ESG (ambientale, sociale e di governance) dell’UE e un valido contributo alla sostenibilità.
Il quadro è stato allineato, per quanto possibile, alla norma UE per le obbligazioni verdi. La proposta relativa a tale norma è stata presentata dalla Commissione nel luglio 2021, con un successivo processo di codecisione al Parlamento europeo e al Consiglio cui seguirà un periodo di attuazione prima dell’entrata in vigore. L’allineamento alla norma si coglie ad esempio dal fatto che una parte degli investimenti ammissibili nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il principale strumento per guidare la ripresa in Europa, ha incorporato i criteri di vaglio tecnico della tassonomia dell’UE.
Garantire che le obbligazioni verdi siano utilizzate per obiettivi verdi
L’attuale quadro di riferimento dimostra alla comunità degli investitori come i fondi raccolti dall’emissione di obbligazioni verdi NextGenerationEU saranno utilizzati per conseguire obiettivi verdi.
Più concretamente, i proventi delle obbligazioni verdi NextGenerationEU finanzieranno la quota di spesa pertinente per il clima nel dispositivo per la ripresa e la resilienza. Ogni Stato membro deve destinare almeno il 37 % del proprio piano nazionale di ripresa e resilienza – la tabella di marcia per spendere i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza – a investimenti e riforme pertinenti per il clima, e molti Stati membri prevedono di fare di più di quanto richiesto.
In base alle norme del dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri riferiranno alla Commissione in merito alle spese verdi effettuate. La Commissione utilizzerà tali informazioni per mostrare agli investitori come i proventi delle obbligazioni verdi siano stati utilizzati per finanziare la transizione verde. La comunicazione delle informazioni sarà articolata in nove categorie, come indicato nel quadro per le obbligazioni verdi dell’UE di NextGenerationEU, con la parte preponderante rappresentata dall’energia pulita, dall’efficienza energetica e dai trasporti puliti.
Comunicazione delle informazioni
In linea con la prassi abituale, il quadro riferirà sia sull’assegnazione che sull’impatto. Per quanto riguarda l’assegnazione, la Commissione utilizzerà i dati forniti dagli Stati membri sulla spesa per i progetti verdi. Un revisore esterno indipendente verificherà i dati relativi all’assegnazione.
Le informazioni sull’impatto saranno invece elaborate dai servizi della Commissione, che si avvarrà delle ampie competenze interne all’istituzione. Queste informazioni consentiranno agli investitori di NextGenerationEU di valutare gli effetti positivi dei loro investimenti. Per garantire la significatività, l’imparzialità e l’accuratezza dei dati sull’impatto, la Commissione europea farà ricorso alla consulenza di esperti indipendenti. Su tale base la Commissione comunicherà come i proventi delle obbligazioni verdi NextGenerationEU siano stati assegnati a diverse categorie di investimento e Stati membri.
Prossime tappe
A seguito della pubblicazione del quadro si prevede la messa sul mercato delle obbligazioni verdi di NextGenerationEU mediante emissione sindacata nel mese di ottobre 2021.
Contesto
NextGenerationEU è uno strumento temporaneo per la ripresa del valore di circa 800 miliardi di € a prezzi correnti per sostenere la ripresa dell’Europa dalla pandemia di coronavirus e contribuire a costruire un’Europa più verde, più digitale e più resiliente.
Per finanziare NextGenerationEU, la Commissione europea reperirà sui mercati dei capitali, per conto dell’UE, fino a circa 800 miliardi di € entro la fine del 2026. 421,5 miliardi di € disponibili principalmente per sovvenzioni (nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri programmi di bilancio dell’UE); 385,2 miliardi di € per prestiti. Ciò si tradurrà in un volume di prestiti pari in media a circa 150 miliardi di € all’anno.
Dati i volumi, la frequenza e la complessità delle future operazioni di assunzione di prestiti, la Commissione seguirà le migliori pratiche utilizzate dai grandi e frequenti emittenti e ha attuato una strategia di finanziamento diversificata.
Nel settembre 2020 la Commissione europea ha annunciato l’intenzione di raccogliere il 30 % dei fondi NextGenerationEU mediante l’emissione di obbligazioni verdi e di utilizzare i proventi per finanziare investimenti e riforme verdi, dando un chiaro segnale del suo impegno a favore della sostenibilità.
Info: https://ec.europa.eu/info/files/nextgenerationeu-green-bond-framework_it