Il presidente del Parlamento europeo Sassoli: Oggi finalmente l’Europa può ridurre le disuguaglianze!
Il presidente Sassoli ha esortato i leader UE a mantenere le promesse sul certificato digitale europeo e sulla lotta per la riduzione delle disuguaglianze in fase di ripresa post COVID-19.
All’inizio del Consiglio europeo il 24 giugno il presidente del Parlamento europeo ha rivolto il suo discorso ai capi di Stato e di governo, evocando la prospettiva di un ritorno alla normalità resa possibile grazie alla campagna vaccinale e a misure come il Certificato Covid digitale dell’UE che permetterà agli europei di viaggiare più facilmente e in sicurezza negli altri paesi dell’UE.
“Sappiamo, però, che questi strumenti funzioneranno soltanto se il coordinamento tra i Paesi sarà stretto e l’applicazione sarà uniforme. La cosa peggiore sarebbe avere suscitato nei nostri cittadini e nelle nostre imprese aspettative che poi vengono deluse dalla mancanza di accordo fra gli Stati membri”.
Il Parlamento europeo sta avanzando velocemente verso l’adozione dei mandati negoziali per il rafforzamento delle agenzie dell’UE che si occupano della salute. A questo proposito, il presidente ha dichiarato che: “Tassello dopo tassello abbiamo la possibilità di costruire le competenze e i meccanismi necessari per una politica comune della salute” sottolineando che, secondo l’ultima indagine Eurobarometro, questa è una priorità assoluta per i cittadini dell’UE.
Il presidente ha proseguito affermando che l’UE dovrebbe cogliere questa opportunità per ridurre le disuguaglianze: “Il progetto europeo che vogliamo costruire deve tenere conto delle esigenze dei lavoratori, deve concentrarsi sulla lotta alla povertà e la riduzione delle disuguaglianze, deve occuparsi della dignità delle persone, in una retribuzione equa per le lavoratrici e i lavoratori”.
Passando a parlare di migrazione e asilo, il Presidente ha sottolineato la necessità di una politica comune UE: “Definire norme comuni per l’accoglienza delle persone allo sbarco, per il salvataggio in mare. Non possiamo rinviare a riflettere su vie regolari di immigrazione controllata, lavorare insieme su corridoi umanitari e sugli strumenti offerti dalla politica comune dei visti per tutelare chi fugge da persecuzioni e guerre e ha diritto alla protezione internazionale”.
Il presidente Sassoli ribadito inoltre come la discriminazione sia incompatibile con i valori dell’UE: “Ecco perché siamo preoccupati delle recenti iniziative legislative intraprese in Ungheria. Nessuna tradizione o altra cosiddetta specificità culturale può giustificare il mancato rispetto della dignità umana”.
Infine, a proposito degli sviluppi nello scenario internazionale, il presidente ha concluso ricordando che ogni iniziativa di dialogo con le autorità russe è benvenuta ma per essere efficace deve avvenire a livello dell’UE: “Dobbiamo parlare con una sola voce. La nostra debolezza è la loro forza”.
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