Ridistribuzione dei seggi del Parlamento europeo dopo la Brexit
Dal 1° febbraio, il Parlamento europeo avrà 705 seggi, rispetto ai 751 (il massimo consentito dai trattati UE) precedenti al ritiro del Regno Unito dall’UE, il 31 gennaio 2020. Dei 73 seggi del Regno Unito, 27 sono stati ridistribuiti ad altri Paesi, mentre i restanti 46 sono posti in riserva per eventuali futuri allargamenti. Tutti i nuovi deputati sono stati eletti alle elezioni europee del maggio 2019.
A seconda delle procedure nazionali, alcuni nomi sono già stati confermati, mentre altri sono ancora in attesa di notifica. Tutti i nominativi dei deputati al Parlamento europeo possono essere consultati sulla pagina web dedicata, costantemente aggiornata.
La ridistribuzione dei seggi assicura che nessun paese dell’UE perda alcun deputato, mentre alcuni paesi guadagnano da uno a cinque seggi, per far fronte alla sotto-rappresentazione dovuta ai cambiamenti demografici. La nuova distribuzione tiene conto delle dimensioni della popolazione degli Stati membri e della necessità di un livello minimo di rappresentanza per quelli più piccoli. Il principio di “proporzionalità degressiva” significa che i paesi più piccoli hanno meno deputati rispetto ai paesi più grandi, ma anche che i deputati di un paese più grande rappresentano più elettori, rispetto ai loro omologhi dei paesi più piccoli.
Prossimi tappe
Il Parlamento continuerà a influenzare i negoziati UE-Regno Unito per le future relazioni, mentre la Brexit avrà un impatto anche sulla composizione delle commissioni e delle delegazioni interparlamentari.
Info: https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20200130IPR71407/ridistribuzione-dei-seggi-del-parlamento-europeo-dopo-la-brexit