Pacchetto fiscale d’autunno: la Commissione adotta i pareri sui documenti programmatici di bilancio della zona euro
Ieri la Commissione europea ha presentato i suoi pareri sui documenti programmatici di bilancio 2020 degli Stati membri della zona euro, ha deciso misure nell’ambito del patto di stabilità e crescita e ha adottato la quarta relazione sulla sorveglianza rafforzata della Grecia.
Dal luglio di quest’anno e per la prima volta dal 2002, nessuno Stato membro della zona euro è soggetto alla procedura per i disavanzi eccessivi. È previsto che rapporto debito/PIL della zona euro confermi la tendenza al calo osservata negli ultimi anni e scenda dall’86 % circa del 2019 a circa l’85 % nel 2020, nel contesto di un’economia mondiale ed europea che si sta indebolendo.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente responsabile per l’Euro e il dialogo sociale nonché per la Stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Con i rischi crescenti che pesano sulle prospettive di crescita economica dell’Europa, è rassicurante vedere paesi della zona euro come la Germania e i Paesi Bassi utilizzare i margini di bilancio per sostenere gli investimenti. Ma possono comunque fare di più. Per contro, gli Stati membri con livelli di debito molto elevati, come il Belgio, la Francia, l’Italia e la Spagna, dovrebbero approfittare della minore spesa per interessi per ridurre il loro debito. Dovrebbe essere questa la loro priorità.”
Pierre Moscovici, Commissario responsabile per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: “Negli ultimi cinque anni questa Commissione ha valutato attentamente i documenti programmatici di bilancio degli Stati membri della zona euro. Con i pareri di quest’anno confermiamo il nostro impegno a favore di un’applicazione flessibile e intelligente delle regole comuni, guidati dalla conoscenza della realtà economica di ciascun paese e della zona euro nel suo complesso. In questo spirito, la Commissione invita i paesi con debito elevato a perseguire politiche di bilancio prudenti, mentre incoraggia quelli che dispongono di margini di bilancio a investire di più. Questo approccio differenziato rafforzerà la zona euro.”
Valutazione dei documenti programmatici di bilancio degli Stati membri della zona euro
A seguito delle recenti previsioni economiche d’autunno 2019 e delle consultazioni con gli Stati membri, la Commissione ha adottato i suoi pareri sui documenti programmatici di bilancio di tutti i paesi della zona euro. Essa ha constatato che nessun documento programmatico di bilancio 2020 presenta un’inosservanza particolarmente grave dei requisiti del patto di stabilità e crescita. I documenti programmatici di nove Stati membri sono conformi al patto di stabilità e crescita nel 2020, due Stati membri sono sostanzialmente conformi e per otto Stati membri i documenti programmatici presentano un rischio di non conformità al patto di stabilità e crescita l’anno prossimo.
I documenti programmatici di bilancio di Germania, Irlanda, Grecia, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi e Austria risultano conformi al patto di stabilità e crescita nel 2020.
I documenti programmatici di bilancio di Estonia e Lettonia risultano sostanzialmente conformi al patto di stabilità e crescita nel 2020. L’attuazione dei documenti programmatici di bilancio potrebbe determinare un certo scostamento dall’obiettivo di bilancio a medio termine per la Lettonia e una certa deviazione dal percorso di avvicinamento a tale obiettivo nel caso dell’Estonia.
Per Belgio, Spagna, Francia, Italia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia i documenti programmatici di bilancio presentano un rischio di non conformità al patto di stabilità e crescita nel 2020. L’attuazione dei documenti programmatici di questi Stati membri potrebbe determinare una deviazione significativa dal percorso di avvicinamento al rispettivo obiettivo di bilancio a medio termine. Per Belgio, Spagna, Francia e Italia le proiezioni segnalano anche la non conformità con il parametro per la riduzione del debito.
Globalmente, si stima che tra il 2019 e il 2020 passerà da sei a nove il numero di Stati membri che hanno raggiunto o superato il proprio obiettivo di bilancio a medio termine. Secondo le proiezioni della Commissione il disavanzo strutturale aggregato della zona euro aumenterà nella misura dello 0,2 % del PIL potenziale nel 2020 (toccando il -1,1 %), presentando quindi un orientamento di bilancio sostanzialmente neutro. Tale aumento del saldo strutturale è spinto in particolare dalle politiche fiscali espansive previste negli Stati membri con margine di bilancio, in particolare nei Paesi Bassi e in misura minore in Germania (rispettivamente 0,6 % e 0,4 % del PIL potenziale) e dal previsto incremento del disavanzo strutturale italiano (0,3 % del PIL potenziale). In generale, le politiche di bilancio nella zona euro continuano a non essere sufficientemente differenziate. Gli Stati membri che dispongono di un margine di bilancio stanno attuando politiche fiscali espansive e dovrebbero essere pronti a continuare a utilizzare tale margine. Per contro, continua a preoccupare la mancanza di risanamento nei paesi con problemi di sostenibilità.
Info:https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/economy-finance/comm_chapeau_201119.pdf