Verso una politica in materia di asilo efficace, equa e umana
La Commissione europea ha presentato la settimana scorsa proposte intese a completare la riforma del sistema europeo comune di asilo al fine di progredire verso una politica in materia di asilo pienamente efficace, equa e umana, che sia adatta sia ai periodi di pressione migratoria normale sia a quelli di forte pressione migratoria. L’esperienza insegna che per un sistema di asilo più efficace e coerente sono necessarie norme comuni e armonizzate a livello UE. La Commissione pertanto propone di creare una procedura comune per la protezione internazionale, di uniformare gli standard di protezione e i diritti per i beneficiari di protezione internazionale e di armonizzare ulteriormente le condizioni di accoglienza nell’UE. Nel complesso, tali proposte mirano a semplificare e abbreviare la procedura di asilo e il processo decisionale, scoraggiare i movimenti secondari dei richiedenti asilo e favorire l’integrazione delle persone che hanno diritto alla protezione internazionale.
Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: “L’UE ha bisogno di un sistema di asilo che sia nel contempo efficace e in grado di offrire protezione e che poggi su norme comuni, sulla solidarietà e su un’equa ripartizione delle responsabilità. Le riforme proposte garantiranno la protezione internazionale in tempi brevi alle persone che ne hanno realmente bisogno ma permetteranno di rimpatriare rapidamente coloro che non hanno il diritto di ricevere protezione nell’UE. Con le proposte odierne, tutti gli elementi della riforma della politica comune europea in materia di asilo sono all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio.”
Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: “Ciò che proponiamo oggi è il tassello mancante per completare una riforma globale del sistema comune di asilo dell’UE. Le modifiche porteranno a una vera procedura comune di asilo e garantiranno un trattamento paritario e adeguato ai richiedenti asilo, indipendentemente dallo Stato membro in cui presentano la domanda. Allo stesso tempo abbiamo definito chiari obblighi e doveri per i richiedenti asilo al fine di prevenire i movimenti secondari e l’abuso delle procedure. Il nostro obiettivo è disporre di un sistema comune che sia rapido, efficace e basato su norme armonizzate e sulla fiducia reciproca tra gli Stati membri.”
Le proposte legislative presentate oggi fanno seguito alla prima serie di proposte adottate dalla Commissione il 4 maggio per riformare il sistema europeo comune di asilo nelle linee indicate nell’agenda europea sulla migrazione e nella comunicazione del 6 aprile. Esse mirano a istituire un sistema di asilo europeo solido, coerente e integrato, basato su norme comuni e armonizzate che siano pienamente conformi alle norme di protezione internazionale della convenzione di Ginevra e agli strumenti per la tutela dei diritti fondamentali.
Una procedura UE comune equa ed efficace
La Commissione propone di sostituire la direttiva sulle procedure di asilo con un regolamento che stabilisca una procedura UE comune pienamente armonizzata per la protezione internazionale al fine di ridurre le differenze nei tassi di riconoscimento dei vari Stati membri, scoraggiare i movimenti secondari e assicurare garanzie procedurali comuni efficaci per i richiedenti asilo. La proposta mira a:
- rendere le procedure di asilo più semplici, chiare e brevi: l’intera procedura è abbreviata e semplificata e le decisioni sono adottate normalmente entro sei mesi o prima. Sono introdotti termini più brevi (da uno a due mesi), in particolare per le domande di asilo inammissibili o palesemente infondate o per i casi in cui è prevista l’applicazione della procedura accelerata. Sono introdotte scadenze anche per la presentazione dei ricorsi (da una settimana a un mese) e per le decisioni nella prima fase di ricorso (da due a sei mesi);
- rafforzare le garanzie per i richiedenti asilo: ai richiedenti asilo è garantito il diritto a un colloquio individuale e all’assistenza e alla rappresentanza legale gratuite già nel corso della procedura amministrativa. Sono fornite maggiori garanzie ai richiedenti asilo con esigenze particolari e ai minori non accompagnati, i quali dovrebbero essere affidati a un tutore entro cinque giorni dalla presentazione della domanda;
- garantire norme più severe per combattere gli abusi: sono introdotti nuovi obblighi di cooperazione con le autorità e previste pesanti conseguenze in caso di mancato rispetto degli stessi. L’applicazione di sanzioni in caso di abuso della procedura, omessa collaborazione e movimenti secondari – finora facoltativa – è resa obbligatoria. Le sanzioni comprendono il rigetto della domanda perché implicitamente ritirata o palesemente infondata o l’applicazione della procedura accelerata;
- armonizzare le norme sui paesi sicuri: la Commissione chiarisce e rende obbligatoria l’applicazione del concetto di paese sicuro. Propone inoltre di sostituire completamente le designazioni nazionali dei paesi di origine sicuri e dei paesi terzi sicuri con elenchi europei o designazioni a livello UE entro cinque anni dall’entrata in vigore del regolamento.
Per saperne di più: http://ec.europa.eu/italy/news/2016/20160713_riforma_asilo_it.htm