Istruzione e formazione: per 1/4 dei cittadini UE non preparano al mondo del lavoro.
Una nuova indagine Eurobarometro sullo “spazio europeo delle abilità e delle qualifiche” indica che circa un quarto (23%) dei cittadini dell’UE ritiene che l’istruzione o la formazione ricevute non li abbia dotati delle abilità necessarie per trovare un lavoro in linea con le loro qualifiche. Mentre oltre la metà dei rispondenti (56%) pensa che le proprie qualifiche sarebbero riconosciute in altri Stati membri, il 6% ha tentato di lavorare o studiare in un altro Stato membro senza riuscirvi a causa del mancato riconoscimento delle qualifiche da parte del potenziale datore di lavoro o dell’istituzione d’istruzione oppure perché non disponeva di informazioni sul riconoscimento delle proprie qualifiche all’estero.
“Il nostro obiettivo è semplice: ognuno in Europa dovrebbe essere in grado di far comprendere e riconoscere le proprie abilità e qualifiche sia all’interno del proprio paese che al di là dei confini nazionali, da parte dei datori di lavoro e delle istituzioni d’istruzione. Le abilità e qualifiche devono essere riconosciute in modo equo, comparabile e trasparente in modo da migliorare l’occupabilità delle persone o aprire loro percorsi di apprendimento ulteriore” ha affermato Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l’Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù.
Nel corso degli anni sono state avviate diverse iniziative europee per promuovere il riconoscimento delle abilità e delle qualifiche, come ad esempio il Quadro europeo delle qualifiche, i sistemi per il rilascio e l’accumulo di crediti in relazione ai corsi seguiti, la garanzia di qualità e la documentazione delle abilità e competenze.
Ma rimangono ancora importanti strozzature: l’attuazione di queste iniziative è risultata lenta, vi sono ancora troppi ostacoli alla mobilità educazionale e lavorativa e le attuali iniziative non sono ben adattate agli sviluppi dell’apprendimento digitale e all’internazionalizzazione (la mobilità degli studenti tra i paesi dell’UE e i paesi terzi, diplomi comuni rilasciati da università di diversi paesi).