Presentazione Eurobarometro. Cosa pensano dell’Europa gli europei?
In Europa si comincia a diffondere un cauto ottimismo con il 51% degli europei che dice di aver fiducia nel futuro. In Italia invece gli ottimisti sono di meno – il 40%.
E’ quanto emerge dall’ultimo Eurobarometro Standard – il sondaggio più importante condotto a livello europeo sulle opinioni dei cittadini Ue. Le domande si concentrano sui principali temi della politica europea e sulle tematiche di attualità.
Il Rapporto sull’Italia è stato illustrato a Roma il 14 febbraio presso la sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea alla presenza del Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. La crisi economica e sociale continua a dominare i pensieri degli italiani e influisce sui giudizi espressi nei confronti dell’Unione europea. La disoccupazione, infatti, rappresenta il principale problema in Europa per il 49% degli intervistati, seguita dalla situazione economica in generale (44%), dalla pressione fiscale (21%) e dall’inflazione (17%).
L’euro resta punto fermo
La moneta unica resta un punto fermo e il sostegno da parte dei cittadini è rimasto pressoché stabile. La maggioranza degli italiani (53%) e degli europei (52%) si esprime a favore dell’Unione economica e monetaria (UEM) con la moneta unica.
La fiducia nelle istituzioni
Nel contesto della crisi economica perdurante, il calo di fiducia riguarda tutte le istituzioni a livello regionale, nazionale ed europeo. Infatti, la fiducia nella Commissione europea passa dal 35% al 32%, quella nel Parlamento europeo dal 41% al 36%. Quella espressa alle istituzioni UE resta tuttavia tre volte più elevata della fiducia nei confronti delle istituzioni nazionali e regionali. Governo e Parlamento nazionali suscitano la fiducia di appena il 10% del campione (in calo rispettivamente dal’11% e dal 12% dell’ultimo sondaggio), le autorità locali e regionali del 14% (in calo dal 15%). La fiducia degli italiani nella Banca Centrale Europea cresce dal 28% al 31%.
Sentimento di cittadinanza in flessione
La maggioranza assoluta, il 53%, del campione italiano dice di non sentirsi un cittadino dell’Ue. Viceversa, per il 45% il senso di appartenenza all’Unione è un dato di fatto. Il 79% degli intervistati italiani ritiene che le proprie opinioni non siano rappresentate nell’Ue. Questa percentuale è in aumento dal precedente 78%. Secondo il 55% degli intervistati italiani, l’Unione europea non va nella giusta direzione. Il dato è in aumento rispetto al 46% dell’ultimo sondaggio. Questa opinione è condivisa anche dal 47% degli europei. Un motivo è che forse Bruxelles e gli altri Paesi dell’Unione appaiono ancora troppo distanti. Tre italiani su quattro (75%) si ritengono non sufficientemente informati sulle questioni europee. Questo richiederebbe un maggiore sforzo in termini di comunicazione chiara e diretta sia da parte delle istituzioni UE che da parte degli Stati.
Più Europa e non meno Europa
Le critiche rivolte all’Ue si sposano, tuttavia, con la richiesta di maggiore integrazione e con il desiderio di un salto di qualità dell’Ue. Gli italiani vogliono più Europa, non meno Europa, ma un’Europa che possano capire meglio e più vicina a loro. La maggioranza relativa (40%) preme infatti per un’Europa federalista. Molti di più vogliono una politica estera comune (61%) e una politica europea di sicurezza e difesa (68%).