Applicazione del regolamento sui servizi digitali: la Commissione inaugura il Centro europeo per la trasparenza algoritmica

Il Centro europeo per la trasparenza algoritmica (ECAT) è stato inaugurato dal Centro comune di ricerca della Commissione a Siviglia, Spagna.

L’evento ha riunito rappresentanti delle istituzioni dell’UE, del mondo accademico, della società civile e delle imprese per discutere le principali difficoltà e l’importanza, a livello di società, di disporre di una vigilanza sull’utilizzo dei sistemi algoritmici. A seguito di un videomessaggio del commissario per il Mercato interno Thierry Breton, al pubblico è stata offerta una panoramica approfondita dei lavori attuali e previsti dell’ECAT, tra l’altro grazie a una presentazione preliminare del suo potenziale con dimostrazioni in diretta.

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Il ruolo dell’ECAT a norma del regolamento sui servizi digitali

Il regolamento sui servizi digitali prevede requisiti in materia di gestione dei rischi per le imprese designate dalla Commissione europea come piattaforme online di dimensioni molto grandi e motori di ricerca online di dimensioni molto grandi. In di questo quadro, le piattaforme designate dovranno individuare, analizzare e attenuare un’ampia gamma di rischi sistemici, dal modo in cui i contenuti illegali e la disinformazione possono essere amplificati mediante i loro servizi, fino all’impatto sulla libertà di espressione o sulla libertà dei media. Analogamente, dovranno essere valutati e attenuati i rischi specifici relativi alla violenza di genere online e alla protezione dei minori online e della loro salute mentale. I piani di attenuazione dei rischi delle piattaforme e dei motori di ricerca designati saranno oggetto di un audit e di una vigilanza indipendenti da parte della Commissione europea.

L’ECAT fornirà alla Commissione competenze tecniche e scientifiche interne per garantire che i sistemi algoritmici utilizzati dalle piattaforme online e dai motori di ricerca di dimensioni molto grandi rispettino i requisiti in materia di gestione e attenuazione dei rischi e di trasparenza previsti dal regolamento sui servizi digitali. Si tratta in particolare di effettuare analisi tecniche e valutazioni degli algoritmi. Una squadra interdisciplinare composta da esperti di dati, intelligenza artificiale, scienze sociali e diritto combineranno le rispettive competenze per valutare il funzionamento degli algoritmi e proporre le migliori pratiche per attenuarne l’impatto. Questo sarà fondamentale per garantire un’analisi approfondita delle relazioni di trasparenza e dell’autovalutazione dei rischi presentate dalle imprese designate e per effettuare ispezioni dei loro sistemi ogniqualvolta la Commissione lo richieda.

Questa missione non potrebbe essere realizzata senza un’adeguata capacità di ricerca e previsione, un altro aspetto inerente all’approccio dell’ECAT. I ricercatori del JRC si baseranno, sviluppandole ulteriormente, sulle loro competenze di lunga data nel settore dell’intelligenza artificiale (IA), che hanno già svolto un ruolo fondamentale nella preparazione di altri importanti atti normativi, come la legge sull’IA, il piano coordinato sull’intelligenza artificiale e la sua revisione del 2021. I ricercatori dell’ECAT non si concentreranno solo sull’individuazione e sulla gestione dei rischi sistemici derivanti dalle piattaforme online di dimensioni molto grandi e dai motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, ma esamineranno anche l’impatto sociale a lungo termine degli algoritmi.

Contesto

Il 15 dicembre 2020 la Commissione ha presentato la proposta relativa al regolamento sui servizi digitali unitamente alla proposta di regolamento sui mercati digitali quale quadro globale volto a garantire uno spazio digitale più sicuro e più equo per tutti. A seguito dell’accordo politico raggiunto dai co-legislatori dell’UE nell’aprile 2022, il regolamento sui servizi digitali è entrato in vigore il 16 novembre 2022. Il termine entro il quale le piattaforme e i motori di ricerca dovevano pubblicare il numero dei loro utenti attivi mensilmente era il 17 febbraio 2023. La Commissione analizza attualmente le pubblicazioni al fine di designare le piattaforme online di dimensioni molto grandi e i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi, che disporranno di 4 mesi dalla loro designazione per conformarsi a tutti gli obblighi previsti dal regolamento sui servizi digitali e, in particolare, per presentare la loro prima valutazione dei rischi. Entro il 17 febbraio 2024 il regolamento sui servizi digitali si applicherà a tutti i servizi intermediari; entro la stessa data gli Stati membri sono tenuti a nominare i coordinatori dei servizi digitali.

Il regolamento sui servizi digitali, che si applica a tutti i servizi digitali che mettono i consumatori in collegamento con beni, servizi o contenuti, stabilisce nuovi obblighi globali per le piattaforme online relativi alla riduzione dei danni e al contrasto dei rischi online, introduce forti tutele per i diritti degli utenti online e colloca le piattaforme digitali in un nuovo quadro unico di trasparenza e responsabilità. Concepite come un insieme unico e uniforme di norme per l’UE, tali norme garantiranno agli utenti nuove tutele e alle imprese la certezza del diritto in tutto il mercato unico. Strumento normativo unico nel suo genere a livello mondiale, il regolamento sui servizi digitali si pone anche come parametro di riferimento internazionale per un approccio normativo per gli intermediari online.

Info: https://algorithmic-transparency.ec.europa.eu/index_en

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