Inquinamento zero: una nuova relazione dell’UE sollecita azioni più incisive per ridurre l’inquinamento acustico nocivo
La Commissione europea ha pubblicato una relazione sull’attuazione della direttiva sul rumore ambientale, stabilendo nuovi modi per ridurre ulteriormente l’inquinamento acustico. La relazione mette in luce i progressi ottenuti dal 2017, anno dell’ultima relazione, che includono un monitoraggio più sistematico dell’inquinamento acustico nei paesi dell’UE e l’adozione, da parte degli Stati membri, di piani d’azione contro l’inquinamento acustico. La relazione evidenzia tuttavia la necessità di aumentare il numero di misure politiche, se si vuole ridurre del 30% entro il 2030 il numero di persone interessate dall’inquinamento acustico causato dai trasporti, come stabilito nel piano d’azione per l’inquinamento zero.
Nell’UE l’inquinamento acustico rappresenta la seconda maggiore minaccia ambientale per la salute dopo l’inquinamento dell’aria: più di 100 milioni di persone, vale a dire il 20% della popolazione, sono esposte a livelli eccessivi di rumore. I rumori più nocivi provengono da strade, ferrovie e traffico aereo.
Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, ha dichiarato: “Il rumore non è solo fastidioso: è una seria minaccia per la salute. Il rumore aumenta i livelli di stress, disturba il sonno, influenza la capacità di apprendimento e incide persino sulla frequenza di infarti e malattie cardiache. La relazione pubblicata oggi dimostra che dobbiamo agire in maniera più decisa per contrastare questa minaccia, spesso sottostimata, alla salute pubblica. Agire contro l’inquinamento acustico costituisce non solo un dovere nei confronti dei cittadini, per migliorare le loro condizioni di salute, ma anche un’enorme opportunità economica, per l’industria dell’UE, per stimolare l’innovazione nel campo delle tecnologie di riduzione del rumore, in particolare nel settore della mobilità.”
La relazione suggerisce prassi per i principali settori dei trasporti responsabili del disturbo acustico. Sottolinea inoltre che devono essere coinvolti attori diversi, vale a dire il livello nazionale, le autorità competenti e gli operatori di infrastrutture e modi di trasporto innovativi, che si impegnino ulteriormente a ridurre il rumore nelle tecnologie e nei prodotti fin dall’inizio. La Commissione, da parte sua, cercherà di migliorare l’attuazione complessiva della direttiva sul rumore ambientale e studierà mezzi per rafforzarla, in particolare stabilendo obiettivi relativi al rumore e tenendo in considerazione l’impatto di quest’ultimo sulla biodiversità.
Info: https://environment.ec.europa.eu/news/zero-pollution-new-eu-report-calls-stronger-action-reduce-harmful-noise-pollution-2023-03-20_en