C’eravamo tanto amati: incontro con l’autore sabato 21 dicembre a Capua

Europa sì, Europa no, più Europa, meno Europa, l’Europa è morta: ecco la sintesi del diario di bordo degli ultimi anni della storia dell’Europa raccontata nel volume “C’eravamo tanto amati. Italia, Europa e poi?” scritto da Pier Virgilio Dastoli e Roberto Santaniello (Egea, 2013) che sarà presentato a Capua presso la libreria Ex-libris P.zzo Lanza.

L’iniziativa è promossa dal Club Sidicinum di Teano, in partenariato con il centro Europe Direct ASI Caserta e Europe Direct Formez Roma. All’evento, che si svolgerà sabato 21 dicembre, a partire dalle ore 19.00, interverrà uno degli autori del testo, il dr.  Pier Virgilio Dastoli – presidente del Consiglio Italiano del Movimento europeo, e Vittorio Calaprice, funzionario della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.

Pier Virgilio Dastoli è una delle figure di spicco dell’europeismo italiano: ha collaborato a lungo con Altiero Spinelli, attualmente è presidente del CIME (Consiglio Italiano del Movimento europeo), consigliere della Commissione Europea e consigliere politico presso il Gruppo Spinelli, associazione senza scopo di lucro creata da trentacinque personalità europee. È membro del Comitato Centrale del Movimento Federalista Europeo.

Descrizione: Europa sì, Europa no, più Europa, meno Europa, l’Europa è morta: quasi quotidianamente, soprattutto con l’accentuarsi della crisi, i commenti si sprecano. Mentre si affrontano importanti scadenze, il 2013 viene dichiarato Anno europeo dei cittadini e si celebra il ventennale dell’entrata in vigore del Trattato di Maastricht. Il libro è una sorta di “diario di bordo” per capire e farsi un’opinione che non sia solo di pancia: il viaggio comincia proprio con le gioie e i dolori legati al Trattato di Maastricht. Si percorrono poi i successi e i fallimenti, fino alla crisi arrivata dagli Stati Uniti, che ripropone il tema di una governance economica perduta (o mai trovata). L’evaporazione del consenso popolare e la sfiducia dei mercati costringono in qualche modo a riaprire il cantiere Europa, ma gli architetti sono incerti sulla ristrutturazione da fare, sulle ditte da coinvolgere, sui tempi di consegna e anche sui futuri inquilini. Eppure non bisogna fermarsi: gli autori delineano come è possibile procedere. Prefazione di Romano Prodi.

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