Dichiarazione della Presidente von der Leyen alla conferenza stampa congiunta con il Presidente del Consiglio dei ministri italiano Draghi

Dichiarazione della Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen

Dalla crisi ucraina può emergere una nuova Ue, dice Mario Draghi -  Linkiesta.it

Benvenuto, signor Presidente del Consiglio; benvenuto, caro Mario. Mi rallegro di quest’occasione di vederci nuovamente qui, al Berlaymont. Discuteremo naturalmente della situazione in Ucraina, dell’atroce guerra sferrata da Putin, e discuteremo del nuovo complesso di misure su cui stiamo lavorando in questo stesso momento. È risaputo che abbiamo già varato tre pacchetti di sanzioni durissime, ma dobbiamo ora accertarci che non presentino lacune e che producano il massimo effetto. Le ripercussioni delle sanzioni in vigore sono veramente pesanti, già affiorano turbolenze che spingono al ribasso l’economia russa. Tuttavia, alla luce dell’evoluzione della situazione in Ucraina, dello spregio che il Cremlino dimostra per la popolazione – per le donne, per i bambini, per gli uomini – lavoriamo ovviamente anche alle ulteriori sanzioni che dovessero risultare giustificate.

Nei nostri colloqui passeremo poi a discutere di energia. Dobbiamo affrancarci dalla dipendenza dal gas, dal petrolio e dal carbone russi – so che quest’obiettivo ci trova concordi. La Commissione presenterà proposte domani, articolate in tre componenti principali. In primo luogo, la diversificazione dell’approvvigionamento, spostando la fonte dalla Russia a fornitori affidabili. Si tratta principalmente di GNL e di gas trasportato in gasdotto, che presentano entrambi il vantaggio di poggiare su un’infrastruttura che a tempo debito sarà compatibile con l’idrogeno.

In secondo luogo, il ripotenziamento della produzione nell’Unione europea. Ripotenziamento significa investimenti massicci in energie rinnovabili quali l’energia eolica, solare e a idrogeno. L’intento è imprimere un’accelerazione mirata al Green Deal europeo, in un’importante spinta che giovi non soltanto all’investimento strategico nell’indipendenza energetica dell’Unione, ma anche al nostro settore industriale e al Pianeta. Queste due componenti devono essere integrate da una terza: il miglioramento dell’efficienza energetica, dalla ristrutturazione degli edifici ai processi industriali intelligenti fino all’intelligenza artificiale, per la gestione efficace delle reti energetiche intelligenti, ad esempio – fra le tante applicazioni.

Dedicheremo infine una parte corposa delle nostre discussioni alla protezione dei consumatori. I prezzi attuali dell’energia si ripercuotono pesantemente su consumatori e imprese. Discuteremo del modo in cui possiamo mantenere nell’Unione l’efficienza del mercato elettrico nonostante i prezzi elevati del gas, amplificati dalla guerra di Putin. La questione presenta due aspetti: nell’immediato è necessario tutelare i consumatori e le imprese più vulnerabili; su un piano più strutturale occorre un esame dei mercati dell’energia elettrica nell’Unione, dato che il nostro mix energetico è in fase di trasformazione. Oggi ricorriamo a fonti rinnovabili in una certa percentuale, ma una quota consistente di energia proviene da gas, petrolio e carbone. Tutto questo cambierà. Grazie a poderosi investimenti nelle energie rinnovabili, la loro quota nel mix aumenterà e si manterrà in ascesa. Ne aumenteremo massicciamente la presenza e questo, ovviamente, cambierà la struttura stessa del mercato, di cui dobbiamo quindi esaminare la composizione. Toccheremo anche questo punto nei nostri colloqui.

Rinnovo il benvenuto al Berlaymont, caro Mario.

 

Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/statement_22_1602

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